Privacy Policy Dalla punta dello Stivale i 30 calabresi più forti del periodo 1990-2010 - Pagina 3 di 7

Dalla punta dello Stivale i 30 calabresi più forti del periodo 1990-2010

14 Gennaio 2022

Maurizio CODISPOTI

Dopo una lunga gavetta nelle serie inferiori con Vibonese, Enna e Siracusa, Maurizio Codispoti approda al Foggia, con il quale giocherà per sei stagioni, raggiungendo l’apice della sua carriera sotto la guida di Zdenek Zeman e del suo 4-3-3 iper-offensivo. Con i Rossoneri Codispoti vincerà anche un Campionato cadetto nel 1991. Non siete veri nostalgici se non ricorderete dell’episodio con il presidente il quale, con l’auspicio di “raddrizzare” il suo piede sinistro non propriamente “inappuntabile”, nascondeva una banconota da 100.000 lire nei suoi scarpini.

Francesco COZZA

Leggendo il suo nome c’è chi ha pensato subito “Capolavoro di Cozza!” rigorosamente con il tono di voce del mitico Tonino Raffa in diretta dal Granillo. Fu proprio con la Reggina infatti che Ciccio Cozza diede il meglio di se, sfiorando più volte la doppia cifra in Serie A e togliendo non poche castagne dal fuoco agli amaranto.

Luciano DE PAOLA

Nato, cresciuto e svezzato a Crotone, Luciano De Paola era un centrocampista assai promettente e dopo aver disputato buone stagioni con le maglie di Cagliari prima e Brescia poi, approda nientemeno che alla Lazio di Sergio Cragnotti. Tuttavia le sue idee politiche in contrasto con quelle di un ambiente che di rado ha la pazienza di aspettare, lo costrinsero a lasciare Roma verso piazze ben diverse, più veraci, come Luciano come la sua Calabria.

Stefano FIORE

In possesso di un palmares niente male, Stefano Fiore è uno dei più grandi export calabresi, fin da giovanissimo dimostra subito le sue qualità ed a soli ventiquattro anni ha già messo in bacheca due Coppe UEFA. Dopo aver convinto anche ad Udine, arriva alla Lazio dove conquista da protagonista assoluto la Coppa Italia, segnando alla Juventus in entrambi le finali.

Sergio FLOCCARI

Eccoci ora al Boia di Vibo Valentia, Sergione Floccari che proprio l’anno scorso ha appeso gli scarpini al chiodo. Dopo tanta gavetta ad inizio millennio, si aprirono per Sergio le porte della Serie A e fu a Bergamo che si mise in mostra nella sua seconda stagione realizzando la bellezza di dodici reti le quali gli diedero tutte le credenziali per approdare prima al Genoa e poi alla Lazio.