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Dieci vittorie delle provinciali sulle grandi

30 Maggio 2020

BARI – INTER 4-1 – 16a giornata (1995-96)

Una formazione del Bari 1995-96: Mangone, Andersson, Sala, Abel Xavier, Gautieri, Fontana; Annoni, Amoruso, Protti, Manighetti, Pedone

Per i nerazzurri di Hodgson e i Galletti di Fascetti è una stagione dal sapore amaro, ma saranno i baresi a illuminare la scena del San Nicola, in un match pieno di dettagli nostalgici. Il primo gol in A di Sala e quello del compianto Ingesson, la doppietta dello Zar Igor Protti e il bolide in scivolata di Roberto Carlos. La magica notte pugliese inizia proprio con il gol del terzino brasiliano che, avanzato sulla linea dei centrocampisti, riesce a gestire uno scarico di Ganz per battere Fontana con un destro all’incrocio dei pali. Il Bari non si scoraggia e, dopo il pareggio di Sala e l’espulsione di Bergomi, si prende il dominio del gioco sotterrando l’Inter con i colpi di Protti, unico Re assoluto della serata: prima batte Pagliuca con un potente destro dalla distanza e infine, dopo il 3-1 di Ingesson, chiude le danze con un colpo di testa sotto rete, scavalcando Batistuta in quella classifica dei marcatori che lo vedrà poi vincitore con ventiquattro gol. L’unico nella storia della Serie A di una squadra retrocessa.

Bari, domenica 7 gennaio 1996 – Stadio San Nicola

BARI – INTER 4-1 (1-1)

BARI: Fontana, Mangone, Sala, Ricci, Pedone, Gautieri (81’ Montanari), Manighetti, Ingesson, Gerson, Protti, Andersson. A disposizione: Gentili, Annoni, Ficini, Ventola. Allenatore: Eugenio Fascetti

INTER: Pagliuca, Bergomi, Festa, Paganin, Pistone, Zanetti, Fresi, Berti (77’ Carbone), Roberto Carlos, Branca (81’ Caio), Ganz. A disposizione: Landucci, Dell’Anno, Fontolan. Allenatore: Roy Hodgson

Arbitro: Fiorenzo Treossi di Forlì

Reti: 15’ Roberto Carlos (Inter), 31’ Sala (Bari), 73’ Protti (Bari), 79’ Ingesson (Bari), 90’ Protti (Bari)

Espulso: 70’ Bergomi (Inter)

SAMPDORIA – INTER 4-0 – 26a giornata (1998-99)

Montella esulta con i compagni di squadra dopo il primo dei suoi tre gol ai malcapitati interisti

La stagione disastrata dell’Inter fa tappa a Genova, sponda blucerchiata, dove una Samp dai nomi illustri e guidata da un emergente Spalletti, annaspa nei bassifondi della classifica. Illuminato dai colpi di Ariel Ortega è l’Aeroplanino Montella a volare per tre volte, che poi restituirà al Burrito l’assist del quarto gol. I punti in ballo sono pesantissimi, ma il caos nella società nerazzurra si riversa sul terreno di gioco ed è inevitabilmente la Sampdoria a trarne vantaggio. Al 12’ il primo squillo: Ortega salta Cauet e trova la fronte di Montella per l’uno a zero. Il momento è delicato, non mancano i cartellini rossi sventolati a Ventola e Lassissi che però non frenano la veemenza casalinga scatenatasi nella ripresa. Montella infila Pagliuca altre due volte, al 52’ su rigore e al 66’ con una bella girata, per poi assistere Ortega nel magnifico tocco di esterno che certifica il 4-0. Per la Doria sarà comunque retrocessione, ma il Marassi farà festa mentre negli spogliatoi Lucescu annuncia le sue dimissioni.

Genova, domenica 21 marzo 1999 – Stadio Luigi Ferraris

SAMPDORIA – INTER 4-0 (1-0)

SAMPDORIA: Ferron, Hugo (80’ Mannini), Grandoni, Lassissi, Balleri, Doriva, Pecchia, Laigle, Montella (75’ Caté), Ortega, Palmieri (56’ Castellini). A disposizione: Ambrosio, Sakic, Zivkovic, Iacopino. Allenatore: Luciano Spalletti

INTER: Pagliuca (70’ Frey), Colonnese, Simic, West, Zanetti, Cauet, Ze Elias (61’ Paulo Sousa), Gilberto (46’ Moriero), Zamorano, Baggio, Ventola. A disposizione: Bergomi, Galante, Silvestre, Pirlo. Allenatore: Mircea Lucescu

Arbitro: Daniele Tombolini di Ancona

Reti: 12’ Montella, 52’ rigore di Montella, 66’ Montella, 69’ Ortega

Espulsi: 20’ Lassissi (Sampdoria) e Ventola (Inter)

Ammoniti: Balleri, Laigle e Ortega (Sampdoria); Baggio, Cauet, Pagliuca e Ze Elias (Inter)

SALERNITANA – INTER 2-0 – 28a giornata (1998-99)

Ronaldo prova a disimpegnarsi dalla marcatura di Fusco e Tedesco sotto gli occhi di Javier Zanetti

Dopo solo 21 giorni dal disastro di Genova, per l’Inter traghettata stavolta da Luciano Castellini, arriva anche il tonfo nel catino incandescente dell’Arechi. I granata, all’esordio casalingo di Oddo in panchina, sono in piena lotta per la salvezza e hanno un crocevia fondamentale: Inter, Bari, Bologna e Juventus. Sulla carta è un calendario delicato, ma i locali troveranno la forza di reagire, e guidati dal carisma di Gattuso approfittano del complicato periodo nerazzurro per prendere il comando del match. Apre la festa Di Michele, bravo a sfruttare il campo aperto per accogliere l’assist di Tedesco e battere Frey con un diagonale chirurgico. L’uno a zero non scuote Ronaldo e Zamorano che provano solo qualche timida sortita, e crollano sul finale con la rete di Federico Giampaolo. Di Vaio ruba il pallone a Simic e serve il numero 32 che segna il definitivo 2-0. La vittoria poi non servì ad evitare la serie B, ma quell’esplosione di gioia della Salerno calcistica è destinata ad imperitura memoria.

Salerno, domenica 11 aprile 1999 – Stadio Arechi

SALERNITANA – INTER 2-0 (1-0)

SALERNITANA: Balli, Bolic, Fresi, Fusco, Del Grosso, Gattuso (90’ Rossi), Bernardini (83’ Ametrano), Tedesco, Giampaolo, Di Vaio, Di Michele (67’ Vannucchi). A disposizione: Ivan, Tosto, Kristic, Chianese. Allenatore: Francesco Oddo

INTER: Frey, Colonnese, West, Silvestre, Zanetti (59’ Djorkaeff), Paulo Sousa, Cauet, Winter, Ronaldo, Zamorano. A disposizione: Nuzzo, Bergomi, Galante, Ze Elias, Pirlo, Piola. Allenatore: Luciano Castellini

Arbitro: Piero Ceccarini di Livorno

Reti: 8’ Di Michele, 90’ Giampaolo

Espulso: 92’ Zamorano (Inter)

Ammoniti: Giampaolo e Tedesco (Salernitana); Cauet, Colonnese e Paulo Sousa (Inter)