Il record Mondiale di Seric che non supererà mai nessuno
15 Gennaio 2022
“…A traffic jam, when you’re already late. A no-smoking sign on your cigarette break. It’s like ten thousands spoons, when all you need is a knife…”. Non a caso canticchiamo le parole di Alanis Morissette ormai datate 1995 mentre raccogliamo le idee e le parole. Perchè auella che stiamo per raccontarvi è una storia decisamente ironica. Fortemente ironica. Crudelmente ironica. Perché racconta di un giocatore che qui in Italia non ha avuto troppa fortuna ma che è sempre stato molto apprezzato in patria. Talmente tanto da essere convocato per ben tre mondiali. Tutto molto bello. “Bravo Anthony, sei bravo. Bello il passaggio, bella la chiusura, bello tutto. Mo (adesso, per i non romani, ndr) però resta in panchina”: così racconterebbe il marchese Onofrio del Grillo la storia del bravo Seric, difensore classe 1979, convocato per ben tre rassegne iridate dalla Croazia. Senza mai giocare neanche un minuto.
Chi è stato Anthony Seric

Era bravo davvero Anthony. Nato a Sydney il 15 gennaio del 1979, il ragazzo inizia la sua carriera nella sempre verde fucina dell’Hajduk Spalato. E’ un giovane molto promettente, lo nota il Verona che lo porta in Italia nel 1999: il suo triennio scaligero è fatto di quarantasette presenze e una rete, prima tappa di un percorso che nei nostri campionati lo porta a vestire le maglie di Brescia, Parma e Lazio. Con le Rondinelle le presenze nel 2002-03 sono trenta, diciassette con i ducali nella stagione successiva e altrettante con la maglia biancoceleste. Il resto della sua carriera si divide tra Panathīnaïkos, Beşiktas (dove conquista lo scudetto nel 2008-09), Hajduk Spalato (vincendo una coppa nazionale), Karabükspor e Olhanense, dove chiude la carriera prima di darsi alla procura dei giocatori (è ad esempio il rappresentante di Amrabat, che ha portato a Verona). Anthony è stato un terzino di buona gamba e buona tecnica, dotato anche in fase di marcatura ma più portato alle incursioni offensive. Doti che lo hanno portato ovviamente anche in nazionale, con una succosa sliding door. Nel 1998 la sua doppia nazionalità ha portato anche alla convocazione da parte dell’Australia, alla quale Seric ha risposto un cortese “no, grazie”, scegliendo la Croazia ed esordendo il 29 maggio 1998 nell’amichevole contro la Slovacchia. Chissà se, col senno di poi, non si sia pentito di questa scelta. Perché in tutto questo, nella fucina di talenti del calcio slavo, Anthony è stato piuttosto sfortunato, trovandosi a giocare negli anni d’oro della generazione croata.

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