Privacy Policy La partita dei record: ecco la sfida che ha portato in campo il maggior numero di trofei vinti - Pagina 5 di 7

La partita dei record: ecco la sfida che ha portato in campo il maggior numero di trofei vinti

6 Luglio 2020

Joan CAPDEVILA – 9 trofei

Deportivo La Coruña e Villarreal costituiscono i due pilastri su cui poggia la sua brillante carriera da terzino sinistro. Tra il 2000 ed il 2002 è il padrone di Spagna con i galiziani, con cui si aggiudica una Liga e due Supercoppe di Spagna. Presidia la fascia mancina delle Furie Rosse per quasi un decennio, laureandosi campione d’Europa (2008) e del Mondo (2010).

Diego FUSER – 9 trofei

Il centrocampista cresce nel prolifico vivaio del Torino, con cui esordisce in Serie A giovanissimo. Dopo essersi messo in mostra con i granata, il Milan di Sacchi lo ingaggia nell’estate del 1989. Nei due anni in cui veste i colori rossoneri – inframezzati da un’esperienza alla Fiorentina – si cuce sul petto lo Scudetto del 1992, dopo aver già alzato al cielo la Coppa dei Campioni 1990, la Coppa Intercontinentale e la Supercoppa UEFA nel 1989. Centrocampista col vizio del gol – ne segna 65 in Serie A – lega il suo nome alla Lazio ed al Parma con cui vince due Coppe Italia (1998 e 1999). Ritrova Capello alla Roma nell’anno successivo allo Scudetto con cui chiude la sua esperienza in Serie A, durata ben diciassette anni.

Dario MARCOLIN – 9 trofei

La sua carriera è legata pressochè legata alla Lazio. I capitolini, infatti, lo prelevano dalla Cremonese – insieme a Giuseppe Favalli e Mauro Bonomi – nell’estate del 1992. Con i biancocelesti vince lo Scudetto del 1999-00 e una Coppa delle Coppe, seppur non abbia mai ricoperto il ruolo di titolare inamovibile. D’altronde, non era certo semplice in quella Lazio. Si toglie la soddisfazione di segnare il suo unico gol inglese, durante l’esperienza al Blackburn Rovers, in quell’Old Trafford contro il Manchester United di Alex Ferguson.

Predrag MIJATOVIC – 9 trofei

È stato uno dei giocatori jugoslavi più importanti del decennio. In Italia, purtroppo, abbiamo avuto modo di ammirarlo a solamente fine carriera con la Fiorentina. In Spagna ha vestito le maglie di Valencia e Real Madrid, distinguendosi per la gran mole di reti che gli hanno consentito di ritagliarsi uno spazio speciale nel cuore dei tifosi delle Merengues con la rete decisiva ad Amsterdam contro la Juventus che valse la Champions League del 1998.

Alvaro RECOBA – 9 trofei

Mancino divino, fantasista col cruccio dei gol impossibili è stato per anni il pupillo della famiglia Moratti. Discontinuo ma dal talento sopraffino Recoba ha legato la sua carriera principalmente per i trascorsi in maglia nerazzurra. Quel pallonetto all’Empoli da cinquanta metri è storia irripetibile.