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15 goleade “Made in Zemanlandia”

27 Marzo 2021

5 marzo 1995, Lazio-Fiorentina 8-2

Ciò che fa impressione di questa partita sono le chiare occasioni da gol avute dalla squadra di Zeman: sono circa venti, di cui otto si tramutano in rete (con due rigori segnati da Cravero e Casiraghi). Nella Fiorentina ci sono Rui Costa e Batistuta, unici marcatori delle reti viola ma che nulla possono davanti al tornado laziale. 

29 ottobre 1995, Lazio-Juventus 4-0

È la Juventus che ha da poco scoperto Del Piero ma soprattutto è la squadra che a fine stagione, in quello stesso stadio, solleverà la Champions League: la Lazio la domina, è atleticamente quattro spanne sopra la Vecchia Signora e il 4-0 rifilatole da Signori, da Casiraghi (due volte) e Rambaudi ne è la prova.

1° febbraio 1998, Roma-Empoli 4-3

Il tecnico boemo cambia sponda del Tevere ma non cambia le sue idee. Conseguenza di ciò è che il leitmotiv delle sue squadre rimanga sempre lo stesso, ripudiando le mezze misure e la mancanza di spettacolo: contro l’Empoli, un Abel Balbo in grande spolvero segna una tripletta inframezzata dal gol di PlutoAldair ma la Roma soffre ugualmente. L’argentino in maglia giallorossa porta i capitolini in vantaggio ma i toscani di Spalletti pareggiano con Bonomi. La Roma torna avanti con Aldair e Balbo ma dall’85’ in poi succede di tutto: Cappellini accorcia le distanze e poco dopo, i giallorossi ottengono un rigore che Balbo piazza alle spalle di Roccati. C’è tempo per un altro gol di Cappellini che mette pressione alla squadra di Zeman, ma finirà 4-3. 

10 maggio 1998, Piacenza-Roma 3-3

Zemanlandia non è solo una filosofia ma è un vero e proprio Luna Park: questo Piacenza-Roma di fine stagione, con gli emiliani in piena lotta per non retrocedere, ne è un manifesto. Piovani porta avanti il Piacenza su rigore, poi la Roma la riprende con Di Francesco e con Totti, che marca il cartellino dagli undici metri. Murgita pareggia i conti prima di due gesti tecnici meravigliosi: il primo è il destro di Paulo Sergio che porta la Roma sul 3-2, il secondo è la rovesciata stupefacente di Valtolina che sancisce il definitivo 3-3 al 95’ minuto.

29 novembre 1998, Lazio-Roma 3-3 

La Roma arrivava da una serie di sconfitte nei derby e c’era tanta voglia di rifarsi. Ne viene fuori una partita dai tratti epici: una buona partenza frutta il gol del vantaggio firmato da Delvecchio, poi sale in cattedra Roberto Mancini che realizza una doppietta. Le cose si mettono male quando Petruzzi, già ammonito e nervoso per una gomitata subita qualche minuto prima da Nedved, ferma irregolarmente Salas sulla trequarti: doppio giallo e Roma in dieci uomini. Salas si procura un rigore e lo realizza: il 3-1 lascia poche speranze ai giallorossi che invece reagiscono e trovano motivazioni ed energie che solo un derby sa dare. Prima Di Francesco e poi Totti, al battesimo del gol in un derby, riacciuffano la Lazio, infine l’arbitro Braschi annulla quasi inspiegabilmente un gol a Delvecchio, il che non permette alla Roma di vincere una stracittadina che avrebbe avuto dell’incredibile.