London Calling: la meravigliosa campagna acquisti del Chelsea nel 2003
2 Marzo 2021
Primi anni Duemila. L’ex allenatore dell’indimenticata Lazio scudettata Sven-Göran Eriksson riceve una telefonata inaspettata: un ricchissimo imprenditore russo vuole investire in Premier e rivolge lo sguardo verso Londra. Eriksson, che al tempo sedeva sulla panchina della nazionale inglese, è l’uomo a cui Roman Abramovich sceglie di dare ascolto: stando ad un’intervista rilasciata al Times, il commissario tecnico svedese gli consigliò caldamente l’acquisto del Chelsea in modo da completare una squadra che aveva già delle basi su cui costruire il futuro.
È così che inizia l’era Abramovich sulla sponda blue del Tamigi e, insieme a lei, la campagna acquisti che porta il nuovo proprietario russo a spendere quasi 158 milioni di euro nella sua prima stagione alla guida del Chelsea, la 2003-04.
Ammettiamolo: quanti di noi, in quel periodo, hanno trascorso interi pomeriggi nelle proprie stanzette in compagnia dell’amatissima PlayStation uno per giocarsi a FIFA la Premier League col nuovissimo Chelsea di Ranieri? Quale squadra migliore se non una piena di nuovi nomi altisonanti che, a rileggerli oggi, ci commuovono come la prima volta?
Se sfogliamo l’album dei ricordi della prima campagna acquisti targata Abramovich, non possiamo non ammettere di aver provato un sentimento sincero per quella che era la nuova ala blue: nato sotto il cielo d’Irlanda, biondo come il sole d’agosto e veloce come il vento, questo giocatore è stato anche il primo acquisto faraonico del nuovo proprietario del club.
Non vi anticipiamo null’altro, vi diciamo solo che oggi è il suo compleanno e noi vogliamo agganciarci a quest’evento per riempirci il cuore ancora una volta, andando a rivedere ognuno di questi acquisti del Chelsea per la stagione 2003-04.
Procedete con cautela e tenetevi forte!
Aleksej SMERTIN

Uno dei primi acquisti di Roman Abramovich è l’ex capitano della nazionale russo Smertin: va subito in prestito al Portsmouth per una stagione prima di rientrare alla casa madre, dove però gioca appena sedici volte senza mai lasciare il segno. Forse non era destino: dopo aver speso 5,5 milioni di euro per il suo cartellino, Aleksej farà le valige nel 2006 lasciandosi Stamford Bridge alle spalle.
Njitap GEREMI

Molti lo conoscono unicamente con il suo cognome, non fosse altro perché insieme ad Eto’o è stato uno dei giocatori più rappresentativi dei Leonicamerunensi: i blues lo strappano al Real Madrid pagando sei milioni di sterline e l’esperto Geremi ricambia la fiducia di mister Ranieri con buonissime prestazioni che lo portano fino alla semifinale di Champions contro quel grande Monaco del 2004. L’anno successivo arriverà Mourinho: per lo Special One il centrocampista camerunense non è più un titolare pur rimanendo a disposizione fino al 2007, anno del passaggio al Newcastle.

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