Ma cosa è successo il 4 ottobre ’92? In questa giornata si segnarono 48 reti (media di 5 gol a partita)
4 Ottobre 2021
C’era qualcosa di particolare che aleggiava nell’aria durante le domeniche che ci hanno accompagnato dal 1992 al 1993. Forse la consapevolezza di vivere l’ultimo campionato con tutte le partite in contemporanea? Ci piace pensare che sia così. O forse l’aria di rivoluzionario cambiamento che si stava per abbattere sul caravanserraglio del pallone che rotola su rettangoli d’erba verde. Le barriere in Europa iniziano a cadere dopo la firma del trattato di Maastricht e il campionato più bello del globo terracqueo inizia ad assorbire – seppur con moderazione – le prime nuove regole che stanno per sconvolgere i modus operandi di presidenti, direttori sportivi ed allenatori.
Il mondo del pallone, da sempre contraddistinto da ferree regole in merito all’acquisto di giocatori provenienti dall’estero, inizia a dover porgere il fianco al fermento che sta attraversando l’Europa, adattandosi gradualmente a quel che accade fuori dagli stadi. Le squadre, fino al precedente campionato, possono annoverare in squadra un massimo di tre stranieri. Adesso, con le frontiere che crollano, si rende necessaria una modifica che, per ora, non sconvolga la trama e l’ordito su cui le squadre cuciono le loro strategie. Dal 1992-93 il numero di stranieri inseribili in organico aumenta, non fissando particolari limiti. Rimane, però, l’obbligo di un massimo di tre da inserire nella distinta da consegnare all’arbitro la domenica mattina.
Arrivano campioni dall’estero come Dejan Savicevic, Stefan Effenberg, Mattias Sammer, Andreas Möller, Faustino Asprilla, Des Walker e Paul Gascoigne. L’attenzione, dunque, è tanta. E negli stadi si respira un’aria frizzantina, come non accadeva da tempo. Ma quel che accadde il 4 ottobre del 1992 è qualcosa di incredibile. Chi avrà sufficienti anni per rimembrare cosa accadde quel dì, ricorderà che in quel giorno fu quasi impossibile riuscire a seguire Tutto il Calcio Minuto per Minuto, senza perdere la trebisonda in più di un’occasione. Interruzioni continue, urla festanti in sottofondo in cuffia e un andirivieni di emozioni unico: al triplice fischio finale di quel pazzo pomeriggio d’ottobre furono addirittura quarantotto i gol messi a referto. Un record assoluto per il campionato di Serie A a diciotto squadre. Ripercorriamo, dunque, le tappe di quella domenica, con il riassunto ed il tabellino di ogni singola partita.
Allacciate le cinture. Anche – e soprattutto – quelle emozionali.

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