I migliori Under-23 che hanno giocato i preliminari di Champions 2002/03 con C.Ronaldo
5 Febbraio 2022
L’estate del 2002 è l’estate dei Mondiali in Corea e Giappone. Mentre i sogni degli azzurri si infrangono agli ottavi di finale contro Byron Moreno e la sorprendente Corea del Sud di Guus Hiddink, il Brasile di Ronaldo diventa pentacampão battendo in finale la Germania di Ballack e Kahn con una doppietta del Fenomeno Ronaldo. È la manifestazione dei verdeoro, che oltre al numero 9 possono sfoggiare campioni del calibro di Rivaldo, Ronaldinho, Cafu e Roberto Carlos (oltre a un giovanissimo e sconosciuto Kakà), ma anche quella di squadre inaspettate come la citata Corea, gli Stati Uniti di Donovan e McBride, la Turchia di Rüstü e Hakan Sükür e il Senegal di Metsu, Diouf e Papa Bouba Diop.
Terminata la kermesse intercontinentale, mentre i vacanzieri si godono gli ultimi scampoli estivi sotto l’ombrellone al ritmo di Gianluca Grignani (L’Aiuola), Subsonica (Nuova Ossessione), Vasco Rossi (Standing Ovation) e Brusco (Sotto i raggi del sole), le squadre di calcio iniziano a radunarsi per l’inizio di una nuova stagione sportiva. A trovarsi in anticipo sono soprattutto le compagini che devono affrontare i temuti e agognati preliminari di Champions League.
Un’autentica competizione nella competizione che elegge, alla fine di una serie di turni da dentro o fuori, gli ultimi team meritevoli di accedere alla fase a gironi della vecchia e cara Coppa dei Campioni. Le big dei migliori campionati europei hanno il vantaggio di scendere in campo direttamente al terzo e ultimo turno, oltre al fatto di affrontare compagini sulla carta più deboli in base al ranking UEFA. Ma quella del 2002-03 è stata un’edizione davvero particolare, specialmente se si dà un’occhiata ai club coinvolti nei turni di qualificazione alla massima competizione europea: risaltano agli occhi, infatti, le presenze di squadre come Manchester United, Barcellona, Bayern Monaco, il Feyenoord, l’Inter – che sfida e supera proprio lo Sporting Lisbona di Cristiano Ronaldo – e il Newcastle United.
Abbiamo così deciso di redigere una lista dei migliori 30 giocatori nati dopo il 1980 che si misero in luce proprio in quel terzo turno dei preliminari. Allacciate le cinture e mettetevi comodi, adesso si comincia.
Julius AGHAHOWA (12 febbraio 1982)

Messosi in luce ai Mondiali Under 20 del 1999, Aghahowa è sbarcato in Europa nel luglio del 2001 per giocare nello Shakhtar Donetsk. Con la compagine ucraina ha giocato in tre periodi distinti: il primo, quello più lungo, ha visto l’attaccante nigeriano essere tra i protagonisti dei tre campionati vinti in quegli anni dalla squadra arancionera, mentre le successive due esperienze lo hanno visto relegato abbastanza ai margini del progetto e mai in grado di incidere in campo. Le altre squadre per cui Aghahowa ha giocato in quegli anni sono state: il Wigan Athletic, il Kayserispor e il Sevastopol’. Con la Nigeria ha preso parte a quattro edizioni della Coppa d’Africa, una edizione delle Olimpiadi e ai Mondiali del 2002, dove ha segnato l’unico gol delle Super Aquile nella manifestazione.
José BOSINGWA da Silva (24 agosto 1982)

Nato a Mbandaka (Repubblica Democratica del Congo) da madre congolese e padre portoghese, Bosingwa inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio con la maglia del Boavista. Dopo una stagione in prestito al Freamunde per farsi le ossa, il terzino portoghese torna alla base diventando un punto fermo della compagine bianconera. Acquistato dal Porto di Mourinho nell’estate del 2003, con i Dragões vince subito la Coppa dei Campioni (seppur da riserva) e il campionato. A Porto resta per cinque stagioni, diventando nel tempo il titolare della fascia destra. Le prestazioni con la maglia biancoblu gli valgono la chiamata del Chelsea nell’estate del 2008, dove diventa subito un punto cardine della formazione londinese e vince un’altra Champions League (nel 2012). Dopo il trionfo in Europa, Bosingwa lascia i Blues e si accasa al Queens Park Rangers, prima di concludere la carriera giocando per tre stagioni al Trabzonspor.
Djibril CISSÉ (12 agosto 1981)

Tra i talenti più puri e cristallini di fine XX secolo e inizio del nuovo millennio spicca sicuramente Djibril Cissé. Attaccante dominante sul piano fisico, in possesso di una grande velocità e di una tecnica di tutto rispetto, Cìssé ha pagato, durante l’arco dell’intera carriera, una lunga serie di infortuni e un carattere non semplice, che hanno di fatto bloccato la sua ascesa tra i migliori calciatori del mondo. Esploso nell’Auxerre diretto dal mitologico Guy Roux, l’attaccante transalpino ha poi giocato con il Liverpool, il Marsiglia, il Sunderland, il Panathīnaïkos, la Lazio, il Queens Park Rangers, l’Al-Gharafa, il Kuban Krasnodar, il Bastia, il Saint-Pierroise e l’Yverdon Sport. Con la nazionale francese ha preso parte a due edizioni dei Mondiali e alla Confederations Cup del 2003.
Assieme al futuro re della Champions League, c’è anche un’antica conoscenza del nostro calcio. E quanto ci abbiamo creduto in lui…

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