Brehme e i suoi fratelli: tutti i difensori entrati almeno una volta nella Top 10 del Pallone d’Oro
9 Novembre 2021
1998, Lilian THURAM

Settimo posto per il difensore francese, istituzione massima delle difese di qualsiasi squadra che ha avuto la fortuna di poterlo schierare. Classe, tempismo, visione di gioco, capacità di anticipo: questo è stato il repertorio di Thuram. Campione del Mondo e d’Europa con la Francia nel 1998 e nel 2000, Coppa Uefa con il Parma nel 1998/1999, titoli in serie tra i ducali e la Juventus, splendido interprete del ruolo di centrale difensivo a cavallo degli anni 2000.
2000, Alessandro NESTA

Sa far tutto in difesa, e sa farlo anche decisamente bene. Si ferma al quinto posto, al pari di Rivaldo, la corsa di Nesta al Pallone d’Oro del 2000. Intelligenza, senso dell’anticipo, impostazione e visione di gioco, abile nel gioco aereo, eleganza ai massimi livelli: in quegli anni, e anche dopo, Nesta è tra i più grandi interpreti del ruolo di centrale in Europa, ed è reduce dalla Coppa delle Coppe 1998/1999 con la Lazio, lo scudetto biancoceleste del 1999/2000 e la Coppa Italia dello stesso anno. Dal 2002 al Milan, dove vince due Champions League e altri due scudetti.
2004, RICARDO CARVALHO

Nell’anno di Shevchenko, al nono posto spicca il nome del difensore centrale del Porto, entrato stabilmente nel novero dei titolari con l’avvento di Josè Mourinho. Vince da protagonista la Coppa Uefa 2002/2003 e la Champions League dell’anno successivo, contestualmente alla lista del Pallone d’Oro viene nominato difensore dell’anno dalla Uefa. Dopo il Porto è la volta del Chelsea, del Real Madrid e del Monaco.
2005, John TERRY

Decimo posto al pari di Samuel Eto’o per lo storico capitano del Chelsea, tra i migliori centrali emersi dal movimento calcistico inglese degli ultimi decenni. Cattivo nel senso positivo del termine, grande senso della posizione e dell’anticipo, insuperabile nel gioco aereo, ha saputo migliorare e migliorarsi con il passare del tempo. Storico capitano del Chelsea, con cui vince ogni tipo di trofeo in patria e in Europa.
2006, Fabio CANNAVARO

Cannavaro primo e Buffon secondo, nell’anno del Signore che ha portato all’Italia la vittoria del Mondiale. Verdetto quasi scontato quello del Pallone d’Oro 2006, che alla rassegna iridata tedesca tocca l’apice della sua carriera: recuperi incredibili, anticipi di piede e di testa, lanci per far ripartire l’azione. Tutto quello che prevede il curriculum del grande difensore Cannavaro lo mette in mostra, al suo massimo, nel magico mese che ha portato l’Italia sul tetto del mondo.
2014, Philipp LAHM

Bene in entrambe le fasi, nato terzino destro, capace di giocare anche sull’altra fascia o addirittura in mediana. Prototipo del giocatore tedesco moderno, di talento e di sicura affidabilità: questo è stato Lahm nei suoi anni bavaresi. Capitano della Germania campione del mondo del 2014, otto campionati, una Coppa dei Campioni, una Supercoppa Europea, questa è solo una parte dei trofei vinti da Lahm in carriera. Lahm è al sesto posto nella classifica del Pallone d’Oro del 2014.
Per definizione il Pallone d’Oro è fonte di polemiche e di dibattiti sui meriti dei vincitori, quasi sempre minori, salvo rare ed inoppugnabili eccezioni, di quelli dei secondi classificati (o addirittura più giù in classifica). In un ruolo complesso e raramente sotto i riflettori come quello del difensore, ci piace pensare con questo articolo di aver reso il giusto omaggio a tutti quei baluardi che nel calcio di ieri e in quello di oggi si ergono a ultimo ostacolo contro chi spesso quel Pallone d’Oro lo andrà a vincere. A loro, ai difensori, a quelli arcigni e a quelli che sanno impostare, a quelli che con i piedi buoni e a quelli meno educati, ai gentiluomini e ai rudi uomini d’area, oggi va il nostro pensiero.
di Yari Riccardi

Grigoris Georgatos nella classifica dei 20 terzini più prolifici di sempre
3. ALESSANDRO PARISI Un italiano è sul podio. No, non si tratta né di Zambrotta e né di Grosso, i due terzini titolari della nazionale campione del mondo 2006. La piacevole sorpresa di questa speciale classifica si chiama Alessandro Parisi, un terzino che ha fatto tanta gavetta e che, al contrario degli altri due […]

Le rose dell’Europeo Under 21 2002: il pianto dell’Italia e l’insuperabile Cech
Tutte le rose dell’Europeo Under 21 2002, vinto dalla Repubblica Ceca di Baros e Cech. Quanti campioni e quanti talenti perduti.

Riscriviamo la storia del trofeo mai vinto da Diego
5. Emilio BUTRAGUEÑO (Spagna) È un rapinatore dell’area di rigore. E non a caso gli affibbiano il soprannome di El Buitre (l’Avvoltoio) per la sua capacità di fiondarsi sul pallone e trasformarlo in gol. Vive praticamente tutta la sua carriera con la maglia del Real Madrid, eccezion fatta per il triennio finale in Messico con […]

Halloween nel calcio: l‘enciclopedia delle notti horror dagli anni ‘80 ad oggi!
NAPOLI – LAZIO 5-0 (20 settembre 2015) È il racconto di un dominio o di un tracollo, fate voi. Il Napoli inizia ad ammirare i primi vagiti della gestione-Sarri che, dopo la sua avventura all’Empoli, è arrivato alla guida dei partenopei con grandi aspettative. Il bel gioco messo in mostra in Toscana trova la sua […]