Privacy Policy Calcio, amore e fantasia: la classifica dei numeri 10 stranieri più forti degli ultimi 30 anni - Pagina 2 di 7

Calcio, amore e fantasia: la classifica dei numeri 10 stranieri più forti degli ultimi 30 anni

10 Gennaio 2022

28. Ariel Arnaldo ORTEGA

Tra le legioni di presunti eredi di Maradona, ci sono stati tantissimi ottimi giocatori, inavvicinabili comunque al Diez. Tra questi, di certo, Ariel Arnaldo Ortega, tipico trequartista argentino dal talento cristallino, in Italia con le maglie di Samp e Parma, col quale vinse una Supercoppa italiana nel 1999. Conquistò la Libertadores col River Plate nel 1996: alcol e depressione i fantasmi che ne hanno, invero, limitato una carriera comunque non priva di gioie.

27. Zlatko ZAHOVIC

Il primo grande talento del nuovo calcio sloveno. Un’ottima carriera in Portogallo tra Vitoria Guimarães e Porto (prima di chiudere col Benfica). Con la Slovenia gioca il primo storico Europeo nel 2000 ed il Mondiale del 2002, dove però a causa di dissapori col commissario tecnico Srecko Katanec lascia la rappresentativa nazionale col Mondiale anche in corso.

26. Mehmet SCHOLL

Il fantasista teutonico, abile nei calci piazzati e nel ribaltare in velocità il gioco, sviluppa tutta la sua carriera in Germania. Dopo gli esordi con il Karlsruhe, nel 1992 viene acquistato dal Bayern Monaco, con cui milita per quindici anni, fino al termine della sua carriera, vincendo ben ventuno trofei con i bavaresi – comprese otto Bundesliga e una Champions League – e un titolo di campione d’Europa con la Germania nel 1996.

25. Carlos Alberto VALDERRAMA

Per noi ragazzini dei primi anni ’90, era un idolo già solo per l’incredibile capigliatura. Ma Carlos Valderrama non si limita certo a questo: è stato un grande numero 10, che sopperiva alla scarsa velocità con l’intelligenza tattica, la classe e i precisi lanci per i compagni. Tredici anni in Nazionale: tre Mondiali giocati; il rimpianto di Italia ’90, competizione interrotta per l’eccessiva confidenza palla al piede del portiere Higuita; il fragoroso successo per 5-0 al Monunental nel 1993, con l’Argentina che in casa mai aveva perso un match di qualificazioni ai Mondiali. Molto prima che il tiqui-taca diventasse moda, Valderrama ne aveva già delineato i contorni.

24. David GINOLA

Lo chiamavano Le Magnifique:soprannome pesante quello di David Désiré Marc Ginola, come il numero preferito, quel numero 14 usato anni prima da un discreto olandese. Veloce, gran dribbling, vinse in Francia col Paris Saint-Germain e sfiorò due Premier League con il Newcastle, venendo premiato come miglior calciatore del campionato inglese mentre militava nel Tottenham. Con la Nazionale era in campo in quella sera del ‘93, quando il Dio del Calcio fu bulgaro e mandò ai mondiali americani la squadra di Stoichkov. Dal 2016 ha un quadruplo impianto di bypass, dopo un attacco di cuore subìto durante una partita di golf.