Privacy Policy Calcio, amore e fantasia: la classifica dei numeri 10 stranieri più forti degli ultimi 30 anni - Pagina 6 di 7

Calcio, amore e fantasia: la classifica dei numeri 10 stranieri più forti degli ultimi 30 anni

10 Gennaio 2022

8. RIVALDO Vitor Borba Ferreira

Lunghe leve, agilità e sinistro delizioso: c’era tutto nel calcio di Vítor Borba Ferreira, Rivaldo, trequartista o seconda punta, Campione del Mondo nel 2002 con il 10 del Brasile sulle spalle, ha vissuto gli anni migliori a Barcellona, a cavallo tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000. Pallonetti, rovesciate spettacolari come quella contro il Valencia nel 2001: tante perle nel repertorio del brasiliano, anche Campione d’Europa con il Milan, seppur in una fase già discendente della sua importante carriera. 

7. Jari LITMANEN

È stato il miglior giocatore finlandese, Jari Olavi Litmanen, trequartista dell’Ajax a un passo dal sostituire Totti alla Roma nel 1997. Alto e dal fisico possente, dotato di grande tecnica e con un ottimo feeling con la porta avversaria, divenne campione d’Europa nel 1995, nella finale vinta contro il Milan. Nel 2001, al Liverpool, vince la UEFA, nella stagione dei cinque trofei che contribuirà al Pallone d’Oro di Owen. Il Re Litmanen: questo il titolo del documentario dedicato a quella che in patria è una vera e propria leggenda. 

6. Ricardo Izecson dos Santos KAKÀ

«Con un nome così, non potrebbe giocare nella Juventus» disse Luciano Moggi, che con Ricardo Izecson dos Santos Leite, detto Kakà, sbagliò di brutto. Trequartista moderno – con fisico e progressione, oltre alla tecnica – arrivò al Milan ventunenne scalando la vetta fino al successo in Champions League nel 2007 – vinta da protagonista assoluto – e al Pallone d’oro. Dal possibile passaggio al Manchester City per oltre 100 milioni, a quello al Real Madrid: l’inizio della parabola discendente per il ragazzo di San Paolo, che cinque anni fa ha concluso la carriera agonistica negli USA con l’Orlando City. 

5. Lothar MATTHÄUS

Cinque Mondiali giocati, uno vinto; bandiera del Bayern Monaco, idolo dei tifosi nerazzurri, con cui fu anche protagonista dello scudetto dei record del 1989. Lothar Herbert Matthäus è stato un tuttocampista: giocatore estroso ma dinamico, dotato di carisma smisurato, marcò a uomo Maradona (che lo riteneva il miglior avversario mai incontrato) nella finale mondiale ‘86 e finì la carriera da libero. Ha vinto tutto tranne la Champions League, sfuggita nella folle notte contro il Manchester United del 1999. Dopo il ritiro, si è tolto la soddisfazione di trionfare anche da allenatore, vincendo il campionato sia con il Partizan Belgrado, sia con il Salisburgo.

4. Ruud GULLIT

Il colpo di testa vincente nella finale dell’Europeo 1988; la doppietta in finale di Coppa dei Campioni nel 1989. Ruud Gullit è stato un giocatore universale: centrocampista, seconda punta, libero e anche playermanager ai tempi del Chelsea. Uno dei migliori giocatori di sempre; un numero 10 moderno in un calcio che, convertitosi alla zona, si lanciava in quegli anni ’90 dove i “piccoli” fantasisti avrebbero avuto difficoltà a imporsi.