Chi sono i trenta terzini sinistri più forti degli ultimi 30 anni?
26 Ottobre 2021
10. MAXWELL

Titoli vinti in carriera? Trentasette. Si parla di storia quando si parla di questo calciatore brasiliano, che ha calcato i campi di mezza Europa portando scorribande sulla fascia sinistra ad alto, altissimo rendimento. Ajax, Inter, Barcellona, PSG, in nerazzurro il suo gol a Parma il 1 aprile del 2007, importante per la conquista del tricolore, il sodalizio con Ibrahimovic, lo scarso feeling con la Selecao: questo è stato Maxwell, tra i migliori interpreti in età moderna del ruolo di terzino sinistro, a tutta fascia, di corsa e di tecnica.
9. Ashley COLE

Tra i migliori cinquanta giocatori della storia dell’Arsenal, inserito in un censimento condotto tra i tifosi dei Gunners. Potremmo anche fermarci qui per raccontare quello che Cole ha rappresentato per l’intero calcio inglese, vista poi la sua esperienza al Chelsea. Sei anni all’Arsenal, otto stagioni al Chelsea, una bacheca piena di trofei, tra questi lo storico titolo dei Gunners del 2001-02 e la Coppa dei Campioni con i Blues nel 2011-12. Come da tradizione per i calciatori inglesi in Italia, del tutto da dimenticare la sua esperienza alla Roma, dove arriva a parametro zero e dove è il lontano parente del terzino sinistro ammirato in Premier League.
8. Robert JARNI

Croazia, Italia e Spagna le tappe della carriera del nostro festeggiato, terzino sinistro classe 1968 di spinta e grande classe, come prevede la fertile scuola slava. Gli inizi nell’Hajduk di Spalato, la grande occasione italiana, con il Bari che nel 1991 lo porta al San Nicola: Jarni resta in Puglia fino all’estate del 1993, quando viene acquistato dal Torino. L’estate del 1994 è quella del passaggio alla Juventus, dove non mantiene le grandi aspettative ed è di fatto una meteora. Torna protagonista dal 1995 al 1998 con la maglia del Betis, prima del Real Madrid nel 1998-99. Assoluto protagonista con la Nazionale a Francia ’98, quando la Croazia stupisce il mondo chiudendo al terzo posto la rassegna iridata.
7. SERGINHO

Definirlo terzino è decisamente riduttivo. La scarsa propensione alla difesa ne ha probabilmente tarpato le ali, ciò non toglie che Concorde, soprannome mai così azzeccato, sia stato uno dei migliori interpreti del ruolo di cursore di fascia, con grande capacità di offendere. Corsa, dribbling, inventiva, classe a non finire: la carriera inizia nel 1992 a ventuno anni, dopo le esperienze nell’atletica, Flamengo, Cruzeiro e San Paolo prima del Milan, dove arriva nel 1999 e resta fino al 2008. In mezzo scatti fulminanti e dribbling memorabili. Altro che “semplice” terzino.
6. Vincent CANDELA

È ormai a tutti gli effetti un core de Roma questo francese nato a Bédarieux, arrivato in Italia dal Guingamp per vestire nel 1997 la maglia giallorossa. Arriva con Zeman, con cui gioca come terzino (definire difensore un qualsiasi ruolo che ha a che fare col boemo è pura eresia) e si tramuta in esterno con Capello. Vince lo scudetto e la Supercoppa Italiana (suo uno dei gol del 3-0 alla Fiorentina). Nel 2005 l’esperienza al Bolton e poi quella all’Udinese, dove gioca la Coppa dei Campioni, prima di passare da Siena e infine da Messina. Si ritira nel 2007, ci ripensa e torna a giocare in Prima Categoria con l’Albatros, prima di dire addio definitivamente nel 2009. È ormai del tutto romano e i giallorossi lo inseriscono nella loro Hall of Fame. Con la Nazionale colleziona quaranta presenze e due reti, rapporto frenato dalla presenza dell’inamovibile Lizarazu.

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