Chi sono i vice allenatori della prime trenta Nazionali nel ranking FIFA?
3 Novembre 2021
Attilio LOMBARDO (Italia)

Percorso simile a quelli di Roberto Mancini e Gianluca Vialli, compreso quello nello staff tecnico azzurro, è anche quello di Popeye. Un moto perpetuo sulla fascia destra, tecnico e veloce, Lombardo arriva dal Pergocrema alla Cremonese dove ci resta per quattro stagioni in Serie B, congedandosi con il rigore decisivo che, nello spareggio di Pescara contro la Reggina, diede la promozione in A alla squadra allora allenata da Tarciso Burgnich. Nella stagione successiva, la 1989-90, Lombardo arriva alla Sampdoria, dove ci resterà per sei stagioni, prima di passare alla Juve dove ritrova Vialli e pur non giocando la finale contro l’Ajax porta a casa il trofeo, perdendolo poi l’anno dopo nell’ultimo atto della competizione contro il Borussia Dortmund. Chiuderà la carriera alla Lazio, ritrovando Mancini, e ci sarà tempo e modo di vincere un altro Scudetto, il terzo della sua vita dopo quelli delle esperienze di Genova e Torino. In mezzo indossa la doppia veste di allenatore-giocatore del Crystal Palace e chiuderà nuovamente in blucerchiato nella stagione 2001-02 in B.
Alberico EVANI (Italia)

Chicco, dopo avere legato il suo nome in maniera indissolubile al Milan, e dopo una carriera costernata di successi, passa anche lui a far parte della storia della Sampdoria, con Mancini, Vialli e Lombardo, arrivando a vincere la Coppa Italia 1993-94, unico trofeo che mancava alla sua bacheca. In Nazionale, al Mondiale ‘94, fa registrare due presenze, la seconda in finale contro il Brasile e segna il secondo ed ultimo rigore degli Azzurri (dopo Albertini), che purtroppo non bastò per trionfare nell’inferno di Pasadena.
Moustapha HADJI (Marocco)

Il Ronaldo del Marocco era stato ribattezzato così Mustapha Hadji ed indimenticabile è il suo gol alla Norvegia al Mondiale di Francia ‘98, dove proprio con il doppio passo che anticipava la conclusione a rete, il trequartista marocchino aveva fatto sognare un paese intero. Ancora prima, con la sua Nazionale, aveva preso parte al Mondiale statunitense. Esploso nel Nantes, non riuscirà a trovare mai la sua definitiva consacrazione girando i vari campionati europei (Sporting Lisbona, Deportivo la Coruña, Aston Villa ed Espanyol principalmente). Oggi è il vice di Halilhodzic sulla panchina dei Leoni dell’Atlante.
Norberto Hugo SCOPONI (Messico)

Ora voliamo in Messico. Un altro assistente tecnico della Nazionale maggiore, sempre nel ruolo di preparatore dei portieri, è l’argentino Norberto Hugo Scoponi. L’estremo difensore tra gli anni ‘80 e ‘90 ha difeso i pali dei Newell’s Old Boys. Fin qui niente di speciale, se non fosse che nel 1993, nella squadra della città di Rosario in Santa Fe, arrivò Diego Armando Maradona (anche se per poche partite). Ah, c’era anche Pedro Pablo Pasculli…
Danny BLIND (Olanda)

Van Gaal è “al sicuro”, perché in caso di necessità, gli potrà bastare incrociare solo lo sguardo del suo vice, Danny Blind. Roccioso difensore, cresciuto nello Sparta Rotterdam, che ha fatto la storia del calcio olandese, sia in maglia Oranje, sia, soprattutto, con quella dell’Ajax con cui ha realizzato il maggior numero di presenze. Insieme a lui c’è anche Henk Fraser, dalla lunga militanza nelle fila del Feyenoord degli anni ‘90.
Nolberto Albino SOLANO (Perù)

Un record particolare per Nolberto Solano, orgoglio del suo paese e primo giocatore peruviano ad approdare in Premier League. Concluderà la sua carriera con oltre 300 presenze, distribuite tra Newcastle United, Aston Villa e West Ham United. Marchio di fabbrica i calci di punizione per l’attuale vice di Ricardo Gareca.

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