Come avrebbero giocato PSG e Manchester City se si fossero incontrate dieci, venti e trent’anni fa
28 Settembre 2021
PARIS SAINT GERMAIN 2001-02

Dopo un decennio abbastanza irrequieto, durante il quale è stato revocato un titolo all’Olympique Marsiglia ed il campionato francese è andato nelle mani di sei squadre diverse – due rispettivamente a Nantes e Monaco, uno ad Auxerre, Lens, Bordeaux e lo stesso Paris Saint Germain – ci pensa l’Olympique Lione a ristabilire una longeva egemonia, durante il quale si aggiudicherà ben sette titoli consecutivi. I parigini terminano al quarto posto, ma rimangono comunque a bocca aperta per l’arrivo tra le loro fila di un giocoliere brasiliano che sforna numeri mai visti: è Ronaldinho Gaucho. La dirigenza del PSG le prova tutte per riportare il titolo al Parco dei Principi dopo l’ultimo successo del 1994 e per farlo può contare anche su Nicolas Anelka, il quale si è ritrovato dopo l’esplosione con l’Arsenal e la stagione interlocutoria col Real Madrid. Lo fa così bene che a gennaio viene acquistato dal Liverpool, privando la squadra di un buon terminale d’attacco. Tutto il peso delle manovre offensive, dunque, va sul giovane brasiliano acquistato dal Grêmio che, a fine stagione, colleziona un bottino di nove reti. Ben tre in più di Aloisio che, ad inizio stagione, era il deputato principale a mandar la palla in porta. Non si contano i talenti che vestono la casacca blu con palo centrale rosso: agli ordini di Luis Fernandez ci sono anche Heinze, Arteta, Domi, Hugo Leal, Okocha, Benarbia e Laurent Robert.
MANCHESTER CITY 2001-02

I Citizens guardano l’Europa soltanto in televisione, visto che sono impegnati nel campionato di First Division che, a dispetto del nome, è la seconda divisione nazionale. Tuttavia al Maine Road si festeggiano diversi primati: quello di Shaun Goater, che riesce a segnare trentadue reti complessive, diventando il primo calciatore dopo Francis Lee nel 1972 a superare quota trenta gol; il maggior numero di reti segnate (108), di vittorie in campionato (31), di punti totalizzati (99) e di successi casalinghi (19). Nella rosa dei Citizens spuntano i nomi di: Dunne, Mettomo, Pearce, Tiatto (ex Salernitana), Haaland (sì, il papà di Erling), Barton, Benarbia, Huckerby, Wanchope e Wright-Phillips, insieme al già citato Goater.

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