Dal trionfo in Coppa America al Romeo Menti: la rosa del Vicenza 1995/96 con le radici di Montevideo
3 Febbraio 2022
10. Fabio VIVIANI

Cresce calcisticamente nelle giovanili del Como prima di approdare tra i grandi con l’Ospitaletto in C2. Torna a Como ed esordisce nella massima serie nel 1987. L’anno successivo viene girato in prestito al Milan dove però non trova molto spazio a causa dell’alta concorrenza. Passa al Monza, ma un grave infortunio lo tiene lontano dai campi per un anno intero. Torna in campo per la stagione 1991-92 con i brianzoli per poi passare al Vicenza. Con i Berici conquista la promozione nella massima serie sotto la guida di Renzo Ulivieri e l’anno successivo con Guidolin si toglie qualche soddisfazione vincendo la Coppa Italia e disputando la finale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea. In totale con la maglia del Vicenza ha giocato 243 partite di campionato, undicesimo fra i Biancorossi di tutti i tempi per incontri disputati. Nel gennaio 2001, quando si avvicina il ritiro la società gli offre il posto da allenatore della primavera, ma Viviani passa al Treviso dove di fatto chiuderà definitivamente la sua carriera da giocatore.
11. Alberto BRIASCHI

Prodotto del vivaio vicentino, viene aggregato in prima squadra nel 1983 giocando però appena due partite. Viene mandato a farsi le ossa prima alla Centese, poi Vis Pesaro ed Alessandria in C1. Rientra a Vicenza nella stagione 1992-93 costituendo con il compagno di reparto Ferdinando Gasparini un affiatato tandem di attacco e contribuendo con i suoi gol alla scalata dei biancorossi fino alla massima serie. Nel 1995, con l’arrivo di una sorprendente campagna acquisti, vede la sua strada bloccata da Otero e Murgita ed è per tanto costretto a scendere di categoria. Destinazione Perugia, dove si rivela assoluto trascinatore portando i grifoni in serie A l’anno successivo. Un paio di stagioni ad Ancona in C1 prima di chiudere il cerchio accasandosi al Bassano Virtus in serie D, dove di fatto appenderà le scarpette al chiodo.
13. Giampiero MAINI

Cresciuto nelle giovanili della Roma, passa al Lecce in serie B nella stagione 1991-92 collezionando trentacinque presenze e tre reti. Indossa la maglia dell’Ascoli prima di rientrare nella capitale e vestire di nuovo i colori giallo rossi nella stagione 1994-95 scendendo in campo in ben sette incontri di campionato. Dal 1995 al 1997 veste la maglia del Vicenza e nella seconda stagione ai piedi dei Colli Berici con trenta presenze e cinque realizzazioni si guadagna perfino la convocazione in azzurro. Il Milan lo ingaggia nell’estate del 1997 per una cifra di sei miliardi lire, ma trova le strade bloccate da una forte concorrenza di ruolo. Viene girato in prestito al Bologna nel gennaio 1999, per poi rientrare a Milano a fine stagione ed esser ceduto al Parma definitivamente. Con i Ducali disputa solo sei partite poi un brutto infortunio lo terrà a lungo lontano dai campi. Venezia, Ancona ed Arezzo saranno di fatto le sue ultime mete nel professionismo, prima di scendere nel 2008 a divertirsi tra i dilettanti, in promozione marchigiana con la maglia del Fabriano.
14. Luigi SARTOR

Cresciuto nelle giovanili del Padova, viene venduto nell’estate del 1992 per un miliardo di lire – cifra record all’epoca per un minorenne – alla Juventus, con cui debutta in Serie A il 6 dicembre. Il 30 settembre del medesimo anno diventa il più giovane esordiente della Juventus in una coppa europea, giocando una gara di Coppa UEFA. Dopo una breve parentesi alla Reggiana, arriva a Vicenza con un buon bagaglio di esperienza addosso. Con i bianco rossi totalizza ventitré presenze e due gol contribuendo alla promozione nella massima serie della squadra. È nella sua terza stagione che si mette in luce, quando deve sostituire il compagno Björklund partito verso altri orizzonti. La sua avventura in bianco Rosso termina con la vittoria della coppa Italia 1996-97. Viene ceduto all’Inter per la stagione successiva alla cifra di 6,5 miliardi di lire e con i nerazzurri sfiora la vittoria dello scudetto oltre a conquistare la coppa UEFA 1997-98. Dopo ventitré presenze e un gol con la maglia dei Nerazzurri, passa al Parma, e con i ducali vince tutto quello che c’era da vincere coronando una stagione indimenticabile: coppa UEFA, coppa Italia e supercoppa italiana. In totale con la maglia della squadra emiliana gioca quattro stagioni vivendo il periodo più prospero della sua carriera. Dal 2002 si divide tra Roma, Ancona e Genoa prima di concludere la carriera con la Ternana in Serie C.
15. Alessandro PISTONE

Difensore di ottima prestanza fisica, emerge dalle file della Solbiatese, dove si mette in luce giocando venti gare e realizzando un gol. Il salto per lui arriva nel 1995 quando ad acquistarne le prestazioni è il Vicenza. Gioca sei partite da titolare al posto dell’infortunato D’Ignazio Pulpito poi a gennaio passa all’Inter per 1,5 miliardi di lire. Nel luglio del 1997 viene acquistato dal Newcastle allenato da Kenny Dalglish. Con la maglia bianconera gioca tre stagioni disputando quarantasei partite con un gol e raggiungendo la finale di FA Cup nel 1998, poi persa contro l’Arsenal. Una parentesi all’Everton dove gioca un’intera stagione toccando le 103 presenze ed un gol. Nel 2007 dopo aver disputato qualche gara con i belgi del Mons, decide di ritirarsi dal calcio giocato.
Nella prossima pagina le gesta dei due grandi uruguagi del Vicenza (e non solo!)

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