Fernando Cavenaghi e i suoi fratelli: qual è l’Argentina Under-20 più forte degli ultimi 30 anni?
21 Settembre 2021
Campionato del Mondo Under-20 2005

Vi basterà guardare al numero 18 presente in rosa. E poi dare uno sguardo al numero 10 per regalarvi un sorriso. Basterebbe fare il nome di Leo Messi per avere una prospettiva di come andrà a finire la manifestazione. E poi scorrere gli altri nomi del roster selezionato dal commissario tecnico Francisco Ferraro. Con Biglia, Gago e il Kun Agüero la Seleccion punta a piazzarsi sul gradino più alto del podio per la quinta volta nella sua storia. E la kermesse in terra olandese li premia, grazie ad un torneo che si conclude nel migliore dei modi, nonostante lo spavento iniziale patito per effetto della sorprendente sconfitta contro gli Stati Uniti. Raddrizzata la barra, i ragazzi di Ferraro non si fermano più, trascinati dall’enfant prodige del Barcellona che segna con continuità impressionante, sfoggiando ampi sprazzi del suo infinito repertorio tecnico. Negli ottavi di finale lo scoglio della Colombia viene superato in rimonta, ad un soffio dai tempi supplementari grazie al guizzo di Barroso, mentre nei quarti di finale viene fatta fuori la Spagna con un convincente 3-1. La sfida infinita con il Brasile, stavolta, risulta appannaggio della Seleccion che grazie a Messi ed al gol di Zabaleta qualche momento prima del triplice fischio vendicano il dispetto dell’ultima edizione. In occasione della finale contro la Nigeria ci vuole tutta la freddezza di Messi per segnare in due occasioni dal dischetto che consegnano la vittoria finale e consentono alla Pulga di sedersi sul trono di migliore cannoniere del torneo.
Rosa: 1 Ustari, 2 Cabral, 3 Formica, 4 Barroso, 5 Torres, 6 Paletta, 7 Biglia, 8 Zabaleta, 9 Vitti, 10 Perez, 11 Armenteros, 12 Champagne, 13 Garay, 14 Abraham, 15 Archubi, 16 Cardozo, 17 Gago, 18 Messi, 19 Agüero, 20 Oberman, 21 Navarro. Commissario Tecnico: Francisco Ferraro
Campionato del Mondo Under-20 2007

Seppure il miglior giocatore del mondo sia ancora convocabile, Tocalli è costretto a farne a meno. Comunque, il commissario tecnico che torna alla guida dell’Under-20 dopo la sfortunata spedizione negli Emirati Arabi Uniti di quattro anni prima può contare su una rosa zeppa di talenti in ogni ruolo: dalla difesa all’attacco. Stavolta è il Canada ad ospitare la manifestazione. L’Argentina parte con il freno a mano, impattando senza reti contro la Repubblica Ceca. Tuttavia, nel girone ci sono due squadre-materasso come Panama e Corea del Nord. Il passaggio alla fase eliminatoria non è minimamente in dubbio. E anzi, dopo aver carburato, la Seleccion non si ferma più: Polonia, Messico e Cile vengono spazzate via dall’onda Albiceleste che, nella finale di Toronto, si ritrova ad affrontare nuovamente la Repubblica Ceca, l’unica squadra in grado di disinnescare le manovre dei sudamericani. E infatti, al National Soccer Stadium i Cesti Ivi – i Leoni Cechi – mostrano le unghie dinanzi agli avversari, senza particolari timori reverenziali e a mezz’ora dalla fine vanno sorprendentemente in vantaggio con Martin Fenin. Tuttavia, non si possono aggredire i campioni in carica senza attendersi una reazione. Che, infatti, matura dopo soli 120 secondi: Agüero scaglia il pallone in fondo al sacco – la rete gli consente di laurearsi cannoniere di coppa – e Zarate, a due minuti dai tempi supplementari, completa la rimonta che vale il sesto successo nella manifestazione.
Rosa: 1 Romero, 2 Fazio, 3 Insua, 4 Mercado, 5 Banega, 6 Cahais, 7 Yacob, 8 Sanchez, 9 Zarate, 10 Agüero, 11 Escudero, 12 Garcia, 13 Voboril, 14 Sigali, 15 Cabral, 16 Gomez, 17 Moralez, 18 Di Maria, 19 Piatti, 20 Acosta, 21 Centeno. Commissario Tecnico: Hugo Tocalli
Campionato del Mondo Under-20 2011

Dopo aver clamorosamente mancato la qualificazione nell’edizione egiziana del 2009, nonostante i galloni di campioni in carica, nel 2011 le sorti della Seleccion sono nelle mani di Walter Perazzo. È il suo primo vero impiego dopo una discreta carriera da allenatore e per lui si tratta di un Mondiale particolare, visto che si disputa nella sua Colombia, seppur abbia acquisito la nazionalità argentina tempo addietro. L’Albiceleste che si presenta ai nastri di partenza vede in Lamela, Pereyra e Iturbe i suoi maggiori prospetti, seppur in difesa brillino elementi come Pezzella e Tagliafico. Nel girone di qualificazione l’Argentina primeggia, precedendo Inghilterra e Messico. Tuttavia, nella fase ad eliminazione diretta le cose si fanno dannatamente complicate. La sfida con l’Egitto si risolve tutta dagli undici metri: sono due rasoiate del Coco Lamela ad assicurare il pass ai suoi compagni di squadra. La sua doppietta è inframezzata da un’altra rete dal dischetto per gli africani, segnata da Salah. I tiri dal dischetto, però, sono fatali nei quarti di finale: dopo aver impattato col Portogallo per 0-0, ai calci di rigore pesa come un macigno l’errore di Tagliafico che costringe la Seleccion a lasciare prematuramente il torneo.
Rosa: 1 Andrada, 2 Pezzella, 3 Tagliafico, 4 Nervo, 5 Cirigliano, 6 Galeano, 7 Laba, 8 Pereyra, 9 Ferreyra, 10 Lamela, 11 Iturbe, 12 Rey, 13 Kruspzky, 14 A. Martinez, 15 Ruiz, 16 Villafañez, 17 Battaglia, 18 Gonzalez, 19 Vuletich, 20 Luque, 21 E. Martinez. Commissario Tecnico: Walter Perazzo

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