Generazione di fenomeni: la rosa dell’Argentina Under 20 campione del Mondo nel 2001
15 Aprile 2022
15. Andres Nicolas D’ALESSANDRO

Le accelerazioni fulminee, il possesso di palla, la potenza e la precisione del tiro. L’Argentina Under 20 aveva al suo interno quelli che per i media potevano rappresentare i Maradona del Futuro. Se Saviola non riuscì ad arrivare dove ci si augurava, con D’Alessandro vennero direttamente disattese tutte le previsioni. Si perse tra Bundesliga, Premier e Liga spagnola. Senza rivelarci mai se si trattava di un grande flop o di una semplice illusione della stampa specializzata.
16. Mauro Damian ROSALES

L’esterno di fascia apparteneva al blocco Newell’s Old Boys di quella squadra e per gli osservatori era uno dei potenziali talenti del nuovo secolo. Nel 2004 vinse anche le Olimpiadi con Tevez & Co. E Mauro disputò anche discreti campionati in Olanda con la maglia dell’Ajax. Poi scelse gli USA per gli ultimi anni della sua parabola: il gioco facile ed una carriera terminata (forse) troppo presto.
17. Alejandro Damian DOMINGUEZ

Unico giocatore del Quilmes in quella rosa, subito dopo i mondiali Under 20 Dominguez fu acquistato dal River Plate. Iniziò poi una lunga parentesi di sei anni nel campionato di calcio russo, tra Rubin Kazan e Zenit San Pietroburgo. Per poi finire a Valencia, il Pireo e per due distinti periodi nel Rayo Vallecano.
18. Wilfredo Daniel CABALLERO

«Ma che, è un portiere Caballero?». Così l’estremo difensore argentino fu apostrofato da José Mourinho prima di alcuni suoi clamorosi errori nel corso dei Mondiali di Russia 2018. Non sarà stato il massimo dell’affidabilità tra i pali e coi piedi. Ma Caballero è il titolare in quel Mondiale. E porta ai suoi alla vittoria. Non sarà titolare ad Atene nel 2004. E l’Argentina, infatti, non incassò nemmeno un gol in quella competizione.
19. Sebastian Andres BUENO

Bueno entra a far parte della rosa argentina quasi all’ultimo. Fa parte della rosa del Sarmiento. Ed è stato un discreto comprimario dei campionati di calcio sudamericani (Cile compreso). A fine carriera, ha avuto anche una parentesi nelle serie inferiori del calcio italiano, tra Benevento, Perugia e Catanzaro.
Commissari Tecnico: José PEKERMAN

È un maestro del calcio sudamericano. Si chiama Pekerman. Ma a detta sua bisognerebbe chiamarlo Peck. Sostiene infatti di avere una lontana parentela col celebre attore Premio Oscar, un grande divo della Vecchia Hollywood. Presenza fissa ai Mondiali, allenatore pan-americano, nel 2001 con l’Under 20 oltrepassò il suo buio oltre la siepe.
di Livio Ricciardelli

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