Privacy Policy I giocatori ad aver vinto il premio di "Miglior giovane" nella storia dei Mondiali

I giocatori ad aver vinto il premio di “Miglior giovane” nella storia dei Mondiali

29 Marzo 2021

I campionati mondiali di calcio sono da sempre considerati La Mecca per ogni calciatore: tutti desiderano rappresentare la propria Nazionale nel prestigioso torneo iridato. Nel corso degli anni, la manifestazione iridata ha avuto un ruolo vitale per ognuno di essi. In tanti si sono fatti notare durante la rassegna, lanciandosi verso una carriera brillante, così come altrettanti hanno trovato la consacrazione agli occhi degli appassionati sparsi sul globo: il grande dibattito tra chi fosse il più grande tra Maradona e Pelé è nato proprio sotto l’egida di questa competizione.

‘O Rey si consacrò con la vittoria, nel 1970, della terza Coppa Rimet del suo Brasile che coincise anche con il terzo trionfo della Nazionale verdeoro nella rassegna. Il Pibe de Oro, invece, nel 1986 si rese protagonista di un Mondiale da dominatore assoluto, tant’è che è opinione comune e condivisa che Diego abbia trascinato alla vittoria finale l’Albiceleste praticamente da solo, sublimando le gioie argentine nel quarto di finale contro l’Inghilterra, segnandole i suoi due gol più celebri: la Mano de Dios e il Gol del Siglo. Tutto nell’arco di quattro minuti.

Tuttavia, nel corso della storia della manifestazione, si è sempre dato risalto al vitale apporto dei giovani. Nell’ottica di “cullare” e celebrare nuovi campioni del futuro, la FIFA, infatti, assegna il premio di miglior giovane del Mondiale. Il riconoscimento viene conferito al miglior calciatore sotto i ventuno anni è di recentissima creazione, venendo istituito per i mondiali del 2006 in Germania.

Seppur il trofeo sia nato per volere di uno sponsor, la FIFA accolse con così tanto entusiasmo l’idea tanto da assegnare il riconoscimento in maniera postuma a tutte le edizioni del campionato del Mondo partendo dall’edizione svedese del 1958 fino a quello del 2002. Dal 2006, anno di fondazione del premio, il miglior giovane viene eletto da una giuria di esperti nominata dalla Federazione internazionale calcistica.

I giovani delle dodici edizioni precedente alla rassegna tedesca furono scelti dai tifosi di tutto il mondo attraverso un sondaggio sul web proposto in data 10 maggio 2006.

Oggi abbiamo deciso di proporvi tutti i vincitori del trofeo di miglior giovane del mondiale, e vi assicuriamo che ce ne sono di davvero clamorosi.

SVEZIA 1958 – Edson Arantes do Nascimento PELÉ (Brasile)

Nell’epoca di un calcio diverso, seppur meno mediatico rispetto a quello contemporaneo, al termine dei Mondiali svedesi, il mondo conobbe Pelé e la sua proverbiale vena realizzativa. Il calciatore era già un titolare inamovibile del suo Santos e la manifestazione iridata rappresentò la vetrina migliore per mostrarsi al Vecchio Continente. ‘O Rey stabilì il record di più giovane marcatore della storia del mondiale a diciassette anni e 239 giorni, nonché quello di più giovane vincitore del torneo a diciassette anni e 249 giorni. Durante la rassegna, la Perla Nera riuscì a segnare ben sei gol, tutti nella fase a eliminazione diretta: uno al Galles, tre alla Francia (più giovane a segnare una tripletta al mondiale), e due alla Svezia in finale.

CILE 1962 – Florian ALBERT (Ungheria)

Il calcio ungherese – dopo un periodo dorato – sta vivendo una crisi di identità dovuta all’abbandono della nazionale dell’Est di Ferenc Puskas. L’uomo della rinascita è il giovanissimo attaccante del Ferencvaros, Florian Albert, che già nel 1960 aveva portato l’Ungheria al bronzo olimpico. La punta nativa di Hercegszántó fu decisiva soprattutto nel girone di qualificazione dove le sue quattro reti, una all’Inghilterra e tre alla Bulgaria, permisero ai magiari di accedere alla fase a eliminazione diretta. Gli eredi dell’Aranycsapat – la Squadra d’Oro – tuttavia non riuscirono a superare la Cecoslovacchia nei quarti di finale, ma Albert riuscì comunque a portare a casa la palma di capocannoniere (condivisa con altri quattro atleti) a poco meno di ventuno anni.

INGHILTERRA 1966 – Franz BECKENBAUER (Germania Ovest)

Il Mondiale del 1966 passò alla storia per svariati motivi: l’Inghilterra vinse la finale in maniera molto controversa, ma il successo di Wembley sui tedeschi non riuscì ad oscurare il talento del libero tedesco Franz Beckenbauer. Autentico padrone della difesa, con carisma da veterano malgrado i ventuno anni non compiuti e sorprendente in zona gol, con quattro reti messe a segno. Le prime due marcature arrivano all’esordio contro la Svizzera, le altre due ai quarti di finale e nella semifinale, rispettivamente contro Uruguay e URSS. La finale fu decisa dallo storico gol di Hurst nei supplementari, con la palla che – stando alle immagini – sembra non varcare mai per intero la linea di porta. Tuttavia, il Kaiser riuscirà a vincere il Mondiale in seguito, sia da allenatore che da calciatore.

MESSICO 1970 – Teofilo Juan Arizaga CUBILLAS (Perù)

A spingere il sorprendente Perù fino ai quarti di finale ci penso il ventunenne Cubillas, centrocampista dell’Alianza Lima. Il giovane calciatore fu il vero leader dei sudamericani, malgrado la giovane età, segnando in ogni gara disputata dalla sua Nazionale. Gol all’esordio contro la Bulgaria, doppietta al Marocco e inutile marcatore alla Germania. Altrettanto inutile è la rete siglata al Brasile, ma le prove iridate lo porteranno in Europa: Basilea e Porto saranno tappe della sua prolifica carriera. Si contano 338 reti in gare ufficiali eleggendolo tra i centrocampisti con più reti nella storia del calcio.

GERMANIA OVEST 1974 – Władysław Antoni ZMUDA (Polonia)

Il secondo difensore a vantare il titolo di miglior giovane è il centrale del Gwardia Varsavia. Il sorprendente cammino delle Białe Orły si concluse col bronzo mondiale ai danni dei campioni del mondo in carica del Brasile. Zmuda era uno dei primi e maggiori rappresentati dell’epoca d’oro del calcio polacco e, insieme a Deyna e Lato, Władysław conduce la sua Nazionale a un incredibile terzo posto finale. Dopo aver dominato il girone con Argentina e Italia – gli Azzurri vennero subito eliminati – nella seconda fase a gironi le Aquile persero soltanto lo scontro diretto contro la Germania Ovest per l’accesso alla finalissima. Zmuda, colonna della sua Nazionale, arrivò in Italia dopo aver disputato il terzo Mondiale per vestire le maglie di Verona e Cremonese.

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