I migliori Under-23 che hanno giocato i preliminari di Champions 2002/03 con C.Ronaldo
5 Febbraio 2022
Thiago MOTTA (28 agosto 1982)

Brasiliano con l’Italia nel destino, Thiago Motta inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio in patria, nel Clube Atlético Juventus. Scovato dagli emissari del Barcellona, nel 1999 si trasferisce in Europa per iniziare l’avventura con i Blaugrana. Dopo un paio di stagioni con la squadra B, Thiago Motta riesce ad imporsi nell’undici titolare del club catalano, prima che un infortunio al ginocchio lo faccia sprofondare nelle retrovie. Passato all’Atletico Madrid nell’estate del 2007 per rigenerarsi, un nuovo infortunio lo mette fuori gioco per tutta la stagione. Rimasto svincolato, su di lui punta il Genoa che gli affida le chiavi del centrocampo. Con i Rossoblù il mediano ritrova forma e minutaggio, tanto da guadagnarsi la chiamata dell’Inter di Mourinho nell’estate del 2009. Con la compagine meneghina Motta vince subito il triplete, rimanendo poi in nerazzurro per un altro anno e mezzo. Acquistato dal PSG, in Francia conclude la carriera nel 2018. Preso in poca considerazione dal Brasile, nel 2009 si dichiara eleggibile per la nazionale italiana, giocando due edizioni degli Europei e i Mondiali del 2014 con la maglia azzurra.
John O’SHEA (30 aprile 1981)

Autentico jolly difensivo, O’Shea si è formato come Fletcher nelle giovanili del Manchester United. A differenza dello scozzese, però, il difensore irlandese ha dovuto affrontare due prestiti di formazione prima di poter rientrare in pianta stabile all’interno del team mancuniano. Distintosi sempre per la sua disponibilità al sacrificio e la sua resistenza fisica, O’Shea è rimasto ai Red Devils per dieci stagioni, vincendo cinque Premier League, una Champions League, una Coppa del mondo per club, oltre a svariati altri titoli nazionali. Nell’estate del 2011 ha deciso di tornare nel club dei suoi inizi calcistici: il Sunderland; fornendo sempre ottime prestazioni in tutte e sette le stagioni con la maglia dei Black Cats. Si è ritirato dal calcio giocato nel 2019, dopo un’ultima annata al Reading. È il terzo giocatore con più presenze nella storia della nazionale irlandese, compagine con la quale ha disputato gli Europei del 2012 e del 2016.
Ricardo Andrade QUARESMA (26 settembre 1983)

Secondo talento per importanza nello Sporting Lisbona di inizio anni 2000, Quaresma si trasferisce presto al Barcellona, dove però non riesce a sfondare. L’ascesa verticale arriva infatti con il passaggio al Porto nell’estate del 2004. Con la compagine biancoblu diventa uno degli esterni offensivi più richiesti d’Europa, venendo prelevato dall’Inter nel 2008 su richiesta personale del neo allenatore Mourinho. A Milano le cose però non vanno per il meglio, Quaresma, infatti, esce presto dall’undici titolare e viene ceduto in prestito dopo soli sei mesi dal suo acquisto. Tornato in nerazzurro nell’estate del 2009, vive da comprimario la stagione del triplete. Terminato senza gloria il periodo italiano, l’esterno portoghese ritorna su buoni livelli nelle successive esperienze in Turchia e negli Emirati Arabi. Attualmente gioca con il Vitória Guimarães.
Kieran RICHARDSON (21 ottobre 1984)

Tra le più talentuose promesse del calcio britannico di fine anni ‘90 e inizio anni 2000, tanto da essere inserito nella lista dei migliori giovani calciatori redatta da Don Balon nel 2001, Richardson è cresciuto nella florida academy del West Ham United. Passato a titolo gratuito al Manchester United nell’estate del 2001, con la compagine allenata da Ferguson non è riuscito però mai a trovare spazio, nonostante un prestito formativo al West Bromwich Albion per farsi le ossa. La migliore versione del terzino inglese la si è potuta ammirare solo con il passaggio dai Red Devils al Sunderland, dove ha giocato da titolare per diversi anni. Dopo l’esperienza con i biancorossi, Richardson ha proseguito la sua carriera giocando con il Fulham, l’Aston Villa e infine il Cardiff City, senza però mai fornire grandi exploit.
Roque SANTA CRUZ (16 agosto 1981)

Centravanti dalle grandi doti fisiche (da qui il soprannome El Puntero), Santa Cruz si mette in luce con la maglia dell’Olimpia Asunción non ancora maggiorenne. È però con la partecipazione al Mondiale u20 del 1999 che l’attaccante paraguaiano viene notato e acquistato dal Bayern Monaco. In Baviera Santa Cruz ci resta per otto stagioni, sempre con i galloni dell’attaccante di scorta. Nel 2007 tenta così l’esperienza in Premier, vestendo con alterne fortune le maglie di Blackburn e Manchester City. Dopo il periodo in Inghilterra, il bomber sudamericano prova a rimettersi in carreggiata prima al Betis, poi al Malaga e infine al Cruz Azul, trovando però le sue stagioni migliori solo con il ritorno all’Olimpia. Attualmente gioca con il Club Libertad.
A pagina 6 ecco l’argentino sul quale tutti abbiamo scommesso almeno un paperdollaro per la sua esplosione definitiva. Assieme a un suo “collega” portoghese. Forse il più deludente di tutti.

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