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I quindici marcatori più insospettabili degli ultimi trenta anni di Juventus-Milan

7 Luglio 2020

ALEX Rodrigo Dias da Costa – MILAN-JUVENTUS 1-2 – 9 aprile 2016

Agli sgoccioli del campionato la Juventus deve difendere la prima posizione dagli assalti del Napoli e la trasferta a Milano si presenta un po’ come uno spartiacque della stagione: ottenendo i tre punti, i bianconeri farebbero propria un’altra importantissima fetta di campionato. Il Milan di Mihajlovic è in piena zona Europa League e per continuare a sognare la partecipazione alla prossima Champions League ha urgentemente bisogno di fare bottino pieno. I rossoneri partono quindi all’arrembaggio e mettono gli avversari in seria difficoltà, sfiorando il gol più volte e trovandolo dopo diciotto minuti grazie ad uno stacco imperioso di Alex che infrange la barriera eretta da Buffon e company. Il centrale brasiliano sigla il suo terzo gol stagionale – quella che sarà la sua ultima rete della carriera – e involontariamente sveglia dal torpore la Juventus, che pareggia subito con Mandzukic e ribalta il risultato nel secondo tempo con Pogba. Vittoria di fondamentale importanza per i bianconeri, che compiono un enorme passo in avanti verso lo scudetto, e sconfitta decisiva per la panchina di Sinisa, al posto del quale viene chiamato Christian Brocchi da traghettatore sino al termine della stagione.

Manuel LOCATELLI – MILAN-JUVENTUS 1-0 – 22 ottobre 2016

Nell’estate successiva si assiste all’ennesimo avvicendamento sulla panchina rossonera: al traghettatore Brocchi subentra Vincenzo Montella, al quale la dirigenza affida l’impellente compito di riportare i rossoneri nelle posizioni che da curriculum gli spettano. E l’avvio di campionato sotto le solide ali dell’Aeroplanino lascia ben sperare: alla nona giornata, prima dello scontro con la Juventus, i meneghini occupano il secondo posto insieme alla Roma e a soli due punti proprio dalla Vecchia Signora capolista. La milionesima sfida tra le eterne rivali è più che mai equilibrata e ricca di capovolgimenti di fronte, ma non dà l’idea di potersi sbloccare facilmente. Per schiodare lo 0-0 serve un lampo, la giocata del singolo che estrae il coniglio dal cilindro. Dybala, Bacca, Higuain e Suso non incidono. Ecco dunque che sale in cattedra un protagonista totalmente impensabile, il diciottenne Manuel Locatelli, alla terza da titolare in Serie A e già autore di un gol strepitoso contro il Sassuolo. Il canterano rossonero riceve palla al vertice dell’area di rigore da Suso, controlla in corsa e scarica un destro imparabile, potente e preciso sotto l’incrocio alla destra di Buffon. Un gol monumentale e di caratura eccelsa con il quale il Milan batte la Juventus e la scavalca in vetta. L’estasi rossonera durerà tuttavia ben poco e il Diavolo chiuderà addirittura in sesta posizione lasciando ancora agli odiati rivali juventini lo scettro di campioni d’Italia.

Medhi BENATIA – JUVENTUS-MILAN 2-1 – 10 marzo 2017

Credits: Valerio Pennicino – Getty Images

E veniamo così all’ultimo – in ordine esclusivamente temporale – marcatore improbabile di questa meraviglia storica del calcio italiano. Medhi Benatia è atterrato nuovamente sul suolo italiano l’estate precedente, venendo investito subito di un ruolo di spicco nelle rotazioni difensive di mister Allegri. L’attitudine offensiva del centrale marocchino è un’arma importante nell’artiglieria dell’allenatore toscano, il quale spesso gli concede la libertà di accompagnare la manovra d’attacco. Proprio da un suo inserimento nasce il vantaggio con il Milan: Dybala e Dani Alves scambiano al limite dell’area avversaria; il brasiliano con un pallonetto calibrato perfettamente pesca Benatia che deve soltanto scaraventare in rete. Bacca riuscirà a trovare la via del pareggio, ma un penalty concesso all’ultimo minuto e realizzato da Dybala permetterà ai bianconeri di portare a casa i tre punti tra le accorate proteste rossonere. Primo gol con la casacca juventina per il centrale ex Roma, che si ripeterà nuovamente contro il Milan nella finale di Coppa Italia dell’anno successivo realizzando addirittura una doppietta.

di Luca Macrì