Privacy Policy Il giorno in cui giocatori del Milan e dell'Inter giocarono una partita con gli stessi colori (VIDEO)

Il giorno in cui giocatori del Milan e dell’Inter giocarono una partita con gli stessi colori (VIDEO)

22 Dicembre 2021

E per favore, non chiamatelo “calcetto”. Oggi trattiamo un tema diverso, che vuole essere anche uno spunto di riflessione, senza perdere di vista l’obiettivo nostalgico che ci accompagna da sempre. Il calcio ed il calcio a 5, due mondi solo apparentemente differenti, hanno in comune più cose di quanto si possa immaginare. Prendiamo un rettangolo di gioco quaranta metri per venti, adibito all’interno del Forum di Assago (Milano), in erba sintetica (atipica per il calcio a 5) e con due porte. 

Davanti a tredicimila spettatori e la diretta su Tele+2 con telecronaca di Rino Tommasi e Massimo Marianella, regia di Popi Bonnici e da bordo campo l’indimenticabile Alberto D’Aguanno e Cristina Parodi. Poi un pallone a rimbalzo controllato, questa volta tipico del calcio a 5, e cosa manca? Le guest star! A distanza di oltre trent’anni ci piace suscitare i ricordi di quella serata di sport, aperta dalla sfida tra gli Artisti Tv e la Rappresentativa DJ (telecronaca della Gialappa’s Band) e proseguita con l’evento clou: la sfida tra una selezione mista Milan/Inter e la Nazionale italiana di calcio a 5 e non si poteva ricordare un tale “chicca” se non nel giorno del 58esimo compleanno dello “zio” Beppe Bergomi.

È quanto accaduto il 15 aprile 1991, quando fu organizzato un quadrangolare a scopo benefico per la lotta contro i tumori, in uno dei rari momenti in cui il calcio ed il calcio a 5 si sono incontrati, si sono visti molto da vicino, abbattendo quelle barriere soltanto ideali che ci sono tra questi due meravigliosi sport.

Due discipline che possono tra loro essere complementari ed in tal senso è il Brasile, ad esempio, che lo insegna al mondo intero, dove si inizia a giocare a futsal (futbol sala, ndr) prima ed a calcio dopo, lavorando specialmente sulla tecnica individuale e sulla rapidità di pensiero e di esecuzione.

Ronaldo, Ronaldinho, Neymar, Coutinho, ne sono solo alcuni degli esempi, ma anche Alessandro Rosa Vieira, meglio conosciuto come Falcao, stella assoluta del futsal che ha fatto il percorso inverso divenendo anche giocatore del San Paolo (5 gol in 6 presenze!). E per chi non lo sapesse, vanno menzionati giocatori del calibro di Jarni (ritiratosi dal calcio ha giocato nell’Hajduk Spalato di calcio a 5) e Brian Laudrup, che nell’89 ha giocato nella nazionale danese di futsal, al Mondiale, proprio lui che poi vinse nel 1992 il campionato europeo di calcio. Il record? Ha segnato con entrambe le selezioni… come lui al mondo solo altri due giocatori: Lakhdar Belloumi (Algeria) e Bruce Murray (USA). Proprio l’algerino segnò nella gara contro Laudrup, vinta dalla Danimarca 8-4.

Calcio e calcio a 5 oggi, Juventus e Sampdoria

Per fare capire quanto sia labile il confine tra calcio e calcio a 5, basti pensare che la Juventus dal luglio del 2020 ha creato la sua area futsal, la cui gestione è affidata all’ex CT della Nazionale di calcio a 5, Alessio Musti e il “Progetto Fustal” con i baby-bianconeri, inserendo nel loro percorso di crescita anche i fondamentali del calcio a 5. Restando all’ombra della Mole, c’è anche Claudio Marchisio, stregato dal futsal e che ha contribuito a riportare Torino in Serie A con la L84. Ancora, da questa stagione la Sampdoria di Ferrero ha aderito al calcio a 5: ecco la nascita della Sampdoria Futsal, che milita nel campionato di Serie A2 e che l’anno scorso era in Serie A sotto la vecchia denominazione, CDM Genova. Anche in questo caso grande lavoro non solo di brand, ma anche sui giovani. Sempre nel roster della Sampdoria c’è anche Jonathan Rossini, proveniente dal calcio dove ha disputato oltre 200 presenze tra Serie A, B e Lega Pro ed ha vinto anche uno Scudetto Primavera proprio con i blucerchiati con cui ha fatto registrare 52 gare in Serie A.

E perché non inserire anche due giocatori “nostalgici”? Ad esempio, Marco Biagianti, bandiera del Catania, ancora prima di Rossini aveva fatto il passaggio al calcio a 5 e, fino alla scorsa stagione, ha giocato anche nel massimo campionato di calcio a 5 e sempre con i colori rossoazzurri addosso. Con la Meta Catania, eccellenza siciliana del calcio a 5, Biagianti è arrivato con gli etnei al secondo posto (persa la finale-scudetto contro l’Italservice Pesaro, che da tre stagioni di fila ha il tricolore cucito sul petto). Il futsal e la Meta Catania hanno catturato talmente tanto l’attenzione e la passione di Biagianti che oggi è il team manager della squadra del presidente Musumeci. Va ricordato anche Luca Altomare, presente peraltro ai nostri raduni. Il giocatore cosentino, oggi allenatore, ha giocato in Serie A con il Napoli (oltre ad avere indossato le maglie di Reggiana, Lucchese, Cosenza). Altomare fa parte del progetto della Soccer Montalto, squadra silana, anch’essa impegnata nel calcio (capolista in Prima Categoria), ma anche nel calcio a 5 (in Serie B), ed anche in questo caso il lavoro della Scuola Calcio dove opera anche Luca Altomare, consente di formare i giovani per poter poi crescere verso entrambe le direzioni.

La partita

Fatta questa doverosa premessa, torniamo sull’evento che definire nostalgico è voler proprio minimizzare; forse l’evento nostalgico principe se si considerano i due sport così vicini e non l’uno il fratello “minore” dell’altro. Per la cronaca la gara terminò 4-4. Nazionale di calcio a 5 che passa in vantaggio con il portiere Fardella, tiro da oltre centrocampo, di Rubei (miglior marcatore della storia Azzurra e giocatore ancora in attività) il punto del 2-0. Nella ripresa la rimonta del Milan/Inter con Massaro che prima serve l’assist a Carbone e poi insacca il punto del 2-2. L’Italia risponde prontamente e in un amen si riporta sul doppio vantaggio: bolide di Rubei su schema d’angolo (3-2) e ottima percussione centrale di capitan Milella (oggi allenatore dell’Hellas Verona in Serie A2) per il 4-2. Nicola Berti su rigore fa 4-3, l’autorete di Boncori con una sfortunata deviazione, vale il definitivo 4-4.

Dodici nostalgici

Andiamo ad analizzare il roster, da paura, della mista Milan/Inter. Qui invece si parla delle carriere dei giocatori della Nazionale di Calcio a 5, con le interviste a Rubei e Milella.

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