Israel Maoz Levi: le scoperte dell’osservatore che ha rivoluzionato il mondo del calcio
5 Aprile 2022
Eli OHANA

Il nome di Ohana, Il Re di Israele, è legato indissolubilmente al Beitar Gerusalemme, dove giocherà per ben quindici stagioni non consecutive, tuttavia nel 1987 Maoz convinse il centrocampista offensivo a trasferirsi ancora in una compagine belga, questa volta al Malines, con cui si renderà protagonista, nel 1988 della clamorosa affermazione del club in Coppa delle Coppe contro il più quotato Ajax. Dopo una parentesi allo Sporting Braga, torna al Beitar, dove concluderà la carriera.
Paul Michael OKON

Il cacciatore di talenti israeliano deciso di spostare il suo obiettivo sul mercato australiano a inizio anni ’90, scovando dal Marconi Stallions Paul Okon, amico di Christian Vieri con cui ha condiviso una prima esperienza italiana. Il centrocampista approda in Belgio, ancora al Bruges dove si impone come uno dei migliori calciatori del campionato, convincendo la Lazio a tesserarlo nel 1996. Poche presenze, ma una Coppa delle Coppe in bacheca prima di approdare alla Fiorentina, prima di una girandola di esperienze in Inghilterra (Middlesbrough, Watford, Leeds), un ritorno in Italia a Vicenza e poi Ostenda, APOEL Nicosia e il ritorno in Australia al Newcastle Jets.
Frank FARINA

Attaccante australiano molto prolifico in patria, entra appena ventenne nel giro della nazionale Socceroos risultando una promessa, approdando al Burges dove contribuirà a due titoli nazionali, in una occasione risultando anche capocannoniere, approdando nella nostra Serie A, al Bari dove sarà il primo australiano nel massimo campionato italiano, senza mai trovare la via della rete per poi approdare in Inghilterra, Notts County e Francia (Strasburgo e Lilla) prima del ritorno in patria.
Marcos Evangelista de Moraes CAFU

Il Pendolino ha scritto per oltre dieci grandi pagine nel calcio italiano, a Milan e Roma. Proprio l’arrivo nella capitale italiana è stato condizionato da Maoz. Il terzino brasiliano, dove il vittorioso mondiale col Brasile del 1994 approda al Saragozza in Spagna, dove vince la Coppa delle Coppe, ma poi torna in brasile, anche per via di una complessa vicenda sul suo acquisto. Nel 1997 arriva a Roma, risultando sin da subito uno dei migliori e portando il titolo nella sponda giallorossa della Capitale, prima del trasferimento al Milan, dove nel 2007 vincerà la Champions League.

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