Privacy Policy La classifica marcatori della Champions 2003/04 ti farà ritornare ragazzino

La classifica marcatori della Champions 2003/04 ti farà ritornare ragazzino

5 Aprile 2022

Archiviata con grande orgoglio italiano la Champions League 2002-03, la stagione che accompagna i tifosi e le nazionali verso gli Europei del 2004 si rivela una tra le più incredibili della storia del calcio, costellata da un’infinita serie di sorprese. Sorprese che avranno fine solo dopo il termine della kermesse ospitata dal Portogallo.

Ma torniamo al principio. Le favorite per la vittoria della Coppa dei Campioni, come l’anno precedente, sono le solite: il Milan fresco campione d’Europa, la Juventus di Lippi e del pallone d’oro Nedved, l’Inter di Vieri e Recoba, il Real Madrid dei Galacticos, l’Arsenal di Wenger e il Manchester United di Roy Keane, Giggs e di un imberbe Cristiano Ronaldo. Nulla sembra poter scalfire la certezza che una di queste sei contendenti porterà a casa la coppa. Il problema è che tutti questi top team cadono man mano che la competizione entra nel vivo.

La prima a salutare la compagnia è l’Inter, che crolla incredibilmente già durante la fase a gironi, nonostante una splendida vittoria per 3-0 ad Highbury. I nerazzurri pagano una crisi interna che porta all’esonero di Cuper, quindi sembra essere il classico caso isolato tipico di ogni stagione. Nessuno immagina quello che di lì a poco accadrà nella più importante manifestazione europea per club.

A differenza dell’anno precedente, nel 2004 al posto di un secondo turno a gironi viene inserito un ulteriore turno ad eliminazione diretta, gli ottavi. Questa nuova modalità genera subito vittime illustri. Escono infatti di scena il Manchester United, eliminato da un gol di Costinha all’ultimo minuto, e la Juventus, colta di sorpresa dal Deportivo La Coruña. La coppa sembra quindi diventare una questione a tre tra Milan, Real Madrid e Arsenal. Se però i Blancos e i Gunners sono consapevoli che dovranno vedersela tra loro prima di accedere in finale, è opinione comune che i rossoneri hanno le porte spalancate verso la seconda finale consecutiva. Il problema è che ai quarti accade l’inenarrabile. Martedì 6 aprile il Milan, dopo aver annichilito per 4-1 all’andata il Deportivo, viene spazzato via dal campo dai galiziani che escono dal Riazor con un impensabile 4-0 in loro favore.

Il giorno dopo è invece il turno di Real e Arsenal. I madrileni, forti del 4-2 del primo round, affrontano il Monaco con la tranquillità di chi deve solo amministrare; tanto più che Raul la piazza già al 36’. Il club monegasco però non si arrende e con un uno-due micidiale si riporta in partita, ribaltandola completamente al 66’ grazie ad un’invenzione di Giuly. L’ultima a crollare è l’Arsenal, che nel derby di Londra contro il Chelsea viene fatta fuori da una rete di Bridge a tre minuti dallo scadere. In semifinale si ritrovano così quattro cenerentole, quattro squadre che non avrebbero mai immaginato di poter accarezzare il sogno di vincere quella Champions League.

Alla fine a spuntarla è il Porto di un rampante allenatore, ex collaboratore di Robson al Barcellona: José Mourinho. I portoghesi hanno infatti la meglio nell’ultimo atto sul Monaco di Didier Deschamps. Una vittoria che, come accennato qualche riga fa, è solo l’antipasto di quanto accade due mesi dopo, quando sotto il cielo di Lisbona la Grecia di Zagorakis e Charisteas scrive una delle pagine più incredibili della storia del calcio battendo i padroni di casa del Portogallo e conquistando il suo primo alloro continentale.

Ma chi sono stati i migliori marcatori di questa pazza stagione europea appena raccontata? Scopriamolo subito:

Frank LAMPARD (Chelsea) – 4 reti

La stagione 2003-04 è quella della definitiva consacrazione per Frank Lampard. Il centrocampista inglese, infatti, va per la prima volta in doppia cifra in campionato e inizia a farsi notare anche in campo europeo come il cuore pulsante del centrocampo Blues. Una continuità di prestazioni che lo porteranno a diventare il quarto giocatore per presenze, nonché il miglior marcatore, nella storia del Chelsea.

Robert PIRES (Arsenal) – 4 reti

Elemento cardine della formazione allenata da Wenger, Pires a trent’anni vive il momento più fulgido della sua carriera, arrivando costantemente in doppia cifra e regalando numerosi assist ai suoi compagni di squadra, in particolare Henry. Nonostante l’amarezza per l’uscita ai quarti di Champions, il 2004 resterà per lui è compagni l’anno del campionato vinto senza conoscere sconfitta che creerà il mito degli Invincibles.

Ludovic GIULY (Monaco) – 4 reti

La stagione 2003-04 è la stagione della svolta per Giuly. Al suo settimo anno nel Principato riesce infatti ad imporsi anche a livello europeo come uno dei migliori esterni offensivi, formando con Morientes una delle coppie più temibili della Champions League (oltre che della Ligue 1). Tra le tante magie della sua stagione vanno sicuramente ricordate la doppietta con cui elimina il Real Madrid ai quarti (la seconda rete con un colpo di tacco eccezionale) e l’assist per Morientes nella semifinale contro il Chelsea (gol decisivo ai fini del passaggio del turno). Prestazioni che gli valgono la chiamata del Barcellona, team con il quale riuscirà finalmente a vincere la Champions League nel 2006.

Ricardo Izecson dos Santos KAKÀ (Milan) – 4 reti

Autentica sorpresa della stagione rossonera, il giovane brasiliano si impone subito come uno degli astri nascenti del calcio mondiale, superando nelle gerarchie di Ancelotti mostri sacri come Rivaldo e Rui Costa. Strappi poderosi e tocchi di fino, oltre ad una freddezza sotto porta degna dei migliori attaccanti, sono questi i marchi di fabbrica del numero 22 che infiamma San Siro ogni volta che scende in campo. A fine stagione i gol in totale sono quattordici (compresa la gemma contro il Bruges nei gironi di Champions League), di cui ben dieci realizzati in campionato (fondamentali per la conquista dello Scudetto).

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