Privacy Policy La galleria d’arte di Baggio: i venti capolavori realizzati da Roberto - Pagina 2 di 5

La galleria d’arte di Baggio: i venti capolavori realizzati da Roberto

4 Aprile 2021

JUVENTUS – PARMA (27 gennaio 1991)

Nella goleada con cui la Juventus di Maifredi seppellisce il povero Parma di Nevio Scala, spicca la prodezza di Baggio (ma che punizione di Julio Cesar!): Casiraghi apre per il numero 10 bianconero, che entra in area, salta un difensore dei ducali e con delicatezza estrema, di interno destro, piazza la palla sotto l’incrocio dei pali della porta difesa da Taffarel. Un soffio, una carezza, una pennellata di un vero artista.

MILAN – JUVENTUS (17 aprile 1993)

Occasione di gala, una di quelle che Baggio raramente fallisce. E in quel big match contro il Milan prima serve l’assist a Möller per il pareggio, un “cioccolatino” in profondità che il tedesco ha messo in rete con un diagonale. Pregevole anche il raddoppio del teutonico ma ancor di più la terza rete di Baggio: Moeller ricambia il favore e serve il fantasista in profondità, Baggio lascia passare la palla e lascia sul posto anche il suo marcatore, corre verso la porta di Sebastiano Rossi, salta il portiere rossonero e con un tiro immediato rende vano il tentativo di un difensore. Un gol splendido, a suggello di una grande prestazione sua e della squadra.

UDINESE – JUVENTUS (2 gennaio 1994)

«C’è il tocco finale di Pellegrini, ma sarebbe stato comunque gol», così commenta il servizio di Novantesimo Minuto dell’epoca. E meno male, aggiungiamo noi, perché sarebbe stato un delitto sporcare un così pregevole gesto tecnico con un autogol. È il sigillo finale della vittoria della Juventus a Udine: cross che arriva nei pressi dell’area piccola, Baggio si inserisce e colpisce al volo di tacco, quel tanto che basta per mettere fuori causa il portiere friulano e rendere vano l’intervento del difensore.

CREMONESE – JUVENTUS (9 gennaio 1994)

Calcio di punizione? Specialità della casa. È un gioco a tre sponde con Ravanelli e Marocchi la strategia per portare al tiro Baggio sugli sviluppi di un calcio piazzato fischiato dall’arbitro Cinciripini. “Palla in buca”, come recitano i servizi televisivi dell’epoca, con la punizione che si infila alle spalle del portiere. Il tutto in una gara che la Juventus alla fine pareggia contro la rocciosa Cremonese di Gigi Simoni. Alla rete del Codino risponde infatti Giandebiaggi, autore peraltro del fatto che aveva provocato la rete del vantaggio bianconero. Cross dalla destra, Torricelli respinge, tiro del centrocampista grigiorosso per il pareggio finale.