Privacy Policy La galleria d’arte di Baggio: i venti capolavori realizzati da Roberto - Pagina 3 di 5

La galleria d’arte di Baggio: i venti capolavori realizzati da Roberto

4 Aprile 2021

JUVENTUS – LAZIO (17 aprile 1994)

Nella goleada dei bianconeri contro la Lazio spicca certamente la tripletta di Gianluca Vialli, per ovvie ragioni statistiche. Ma ad illuminare la scena è la prodezza con cui Baggio chiude in conti nei minuti finali. Il giocatore parte dal lato sinistro della trequarti, con la difesa biancoceleste praticamente schierata: parte in progressione con un tunnel, poi tra finte e dribbling entra in area dopo aver saltato quattro avversari, chiudendo la sua corsa con un preciso diagonale. Gol da Pallone d’Oro.

ITALIA – SPAGNA (9 luglio 1994)

Benarrivo, Donadoni, Berti, Signori. L’attaccante laziale allunga per Baggio che corre verso la porta di Zubizarreta. È il minuto 88 dei quarti di finale di USA ’94, e al gol di Dino Baggio ha risposto Caminero. Il numero 10 azzurro fa sparire la palla al portiere spagnolo dribblandolo con una magia: la porta è vuota, Baggio conclude (cadendo) in diagonale, vanificando la corsa del difensore spagnolo nel disperato tentativo di salvare i suoi. Respiro trattenuto per tutti noi, perché Baggio sembrava essersi allungato un po’ troppo la palla mentre scartava il portiere. Sembrava, infatti. Il resto è la magia di quel mondiale, finito male nonostante tutte le fortissime emozioni di quell’estate (rovente) a stelle e strisce.

ITALIA – BULGARIA (13 luglio 1994)

È il ventunesimo minuto della semifinale di USA ’94, dove la nostra Nazionale arriva nel modo in cui tutti sappiamo. Di fronte c’è l’ostica Bulgaria, che alla ben nota grinta unisce questa volta anche una robusta dote di talento. La palla esce dal campo, per una rimessa laterale azzurra a poca distanza dal lato sinistro dell’area di rigore. Baggio viene servito, lascia sul posto il suo marcatore per convergere al centro, non prima di aver saltato anche un secondo difensore bulgaro. È il momento del tiro, che è a giro e che rimbalza poco prima di infilarsi nell’angolo basso della porta difesa da Mihaylov. Roberto raddoppia pochi minuti dopo, con la gara che viene riaperta dal rigore di Stoichkov. Non basta ai bulgari, l’Italia vince e arriva in finale.

MILAN – INTER (24 novembre 1996)

«Il prato di San Siro sembra una tavolozza con tutte le sfumature di verde» e visti gli artisti in campo quella sera, la descrizione di Pizzul in sede di presentazione del derby di Milano sembra quanto mai adatta. Quella di Baggio con la maglia del Milan è una delizia, un gesto tecnico da guardare e riguardare: lancio dalla difesa di Desailly, velo di Weah, la palla a Baggio che di prima intenzione colpisce d’esterno: un colpo morbido che lentamente si infila nella porta dell’Inter, difesa da Pagliuca.