La galleria d’arte di Baggio: i venti capolavori realizzati da Roberto
4 Aprile 2021
VICENZA – BOLOGNA (9 novembre 1997)

Come si racconta un gol del genere? Siamo già nella seconda vita di Baggio, quella che lo ha portato a Bologna come prima tappa. È il minuto 55 della ripresa, la palla è al limite del lato sinistro dell’area di rigore ed è tra i piedi di Roberto, che converge, sterza, mette a sedere Di Carlo e alza la testa quel tanto che basta per scorgere Brivio un passo lontano dalla linea di porta. Questione di centimetri, quel tanto che basta per alzare la palla con un pallonetto, che lentamente e inesorabilmente entra nella porta vicentina. Il vero peccato è che questa prodezza è stata inutile ai fini del risultato finale: il Bologna di Ulivieri perde per 3-2. Vale la pena menzionare i gol del Vicenza di Guidolin: Di Carlo, Otero e Schenardi. Che tempi ragazzi!
BOLOGNA – PIACENZA (22 febbraio 1998)

Azione fulminea e impreziosita dalla chiusura di Baggio. Palla recuperata dal Bologna, viene servito Kennet Andersson (già autore di una doppietta in quella gara) che lancia di prima intenzione Roberto, il quale stoppa il pallone in un modo che tutte le scuole calcio dovrebbero far vedere e corre verso la porta, entra in area e con una semplice (per lui) finta ferma il pallone, mandando lungo l’accorrente difensore e mettendo a sedere il portiere. La conclusione, in diagonale e rasoterra, per il 3-0 finale.
INTER – REAL MADRID (25 novembre 1998)

Serata di Champions League. È il minuto 68 quando Baggio entra in campo al posto di Zamorano, e si posiziona al fianco di Ronaldo Fino a quel momento Inter e Real Madrid erano sull’1-1, vantaggio nerazzurro del centravanti cileno e pareggio madridista di Seedorf. In un palcoscenico di assoluto valore, la prestazione del fantasista italiano è quanto di più simile ad una lectio magistralis: tocchi, dribbling, finte, l’intero repertorio messo in mostra in modo completo. Il primo gol è una ovvia conseguenza della superiorità dimostrata in campo, ma è con il secondo che Baggio sancisce di essere ancora di un’altra categoria: al 92’ Simeone recupera palla sulla trequarti e lancia in profondità Roberto, che si presenta solo davanti ad Illgner. Finta e dribbling, il portiere tedesco capitola in maniera inesorabile e Baggio mette in rete a porta vuota. Non solo un gran gol, ma il coronamento di una grande prestazione all’intero della più prestigiosa coppa continentale.
INTER – ROMA (30 gennaio 2000)

Potremmo anche fermarci soltanto all’assist per la rete di Vieri, una vera e propria squisitezza che il centravanti non ha esitato a trasformare in rete scavalcando con un tocco morbido Antonioli. La Roma pareggia con Aldair, la partita è ad alta tensione e con continui rovesciamenti di fronte. Poco prima dell’intervallo l’incursione di Moriero, che arriva davanti ad Antonioli, il portiere respinge e la palla arriva sui piedi di Baggio. Anzi, per essere precisi qualche passo dietro la posizione dell’attaccante, che indietreggia e colpisce al volo, spalle alla porta, con un pallonetto che scavalca il difensore e scende dolcemente in rete. Da rivedere anche solo per l’esultanza di Marcello Lippi in panchina, una delle poche soddisfazioni della parentesi nerazzurra del tecnico campione del mondo.

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