Privacy Policy La rosa del primo Chelsea di Joe Cole e Damien Duff vi salverà la serata - Pagina 3 di 7

La rosa del primo Chelsea di Joe Cole e Damien Duff vi salverà la serata

8 Novembre 2021

10. Joe COLE

Se a soli sedici anni il Manchester United prova a portarselo a casa per dieci milioni di sterline è perché il talento non gli manca. Prodotto delle giovanili del West Ham United, Joe è stato a lungo ritenuto uno dei maggiori prospetti del calcio inglese. Rimasto alla base, Cole completa tutta la trafila con gli Hammers, diventando ben presto un idolo dei tifosi che nel 2003 – nonostante la retrocessione – lo eleggono Hammer of the Year. Nonostante tutto questo amore, Joe rifiuta il rinnovo contrattuale e accetta le lusinghe dei rivali cugini del Chelsea. Ranieri lo sceglie per sostituire Zola e Abramovich firma un assegno da oltre sei milioni e mezzo di sterline per vestirlo di blu.

11. Damien DUFF

È l’estate del 2002 e Duff firma un rinnovo contrattuale di quattro anni con il Blackburn Rovers, confermando la sua voglia di rimanere. Dopo un’altra grande stagione, iniziò ad attirare su di sé l’attenzione dei grandi club. Si fece avanti Abramovich con un’offerta da diciassette milioni di sterline, concedendo al calciatore la possibilità di giocare in una squadra ai vertici del calcio inglese. Duff si prese molti giorni per decidere se abbandonare il suo stile di vita a Ribble Valley e, alla fine, accettò il trasferimento. La prima stagione dell’irlandese al Chelsea fu condizionata da vari infortuni, ma fu tutto sommato positiva. Terminò infatti l’annata con buone prestazioni, condite da cinque gol.

12. Mario STANIC

Photo: Tony O’Brien – Empics – Getty Images

In riva al Tamigi finirà la sua carriera e saluterà proprio al termine della prima gestione Abramovich con sole due presenze in stagione. L’età inizia a farsi sentire e ormai il suo fisico ha dato già il massimo. Il croato, dunque, saluta i Blues dopo un bilancio complessivo di ottanta presenze, impreziosite da dieci reti.

13. William GALLAS

Photo: Sandra Behne – Bongarts – Getty Images

La sua crescita costante e gli infortuni di Desailly lo confermano ormai titolare indiscusso della linea a quattro che guida spesso al fianco di John Terry. Nonostante una fisicità imponente la sua rapidità sarà utile anche da terzino. A fine stagione, per William si contano ben ventinove gettoni: un bilancio sufficiente per guadagnarsi la riconferma la stima da parte del magnate russo in vista di una nuova, profonda rivoluzione.