La rosa del primo Chelsea di Joe Cole e Damien Duff vi salverà la serata
8 Novembre 2021
19. Scott PARKER

Pur non partendo mai tra i titolari, Scott Parker riuscì a ritagliarsi sempre il suo minutaggio, dando il cambio ai più quotati colleghi in mediana. Anche lui con l’arrivo di Mourinho finirà sempre più ai margini della squadra finendo per lasciare i Blues nel 2005 per passare al Newcastle United dove rimarrà per due stagioni, prima di tornare a Londra, ma per sposare la causa del West Ham United.
20. Juan Sebastian VERON

Dopo un trasferimento monstre per una cifra di ottanta miliardi di lire dalla Lazio al Manchester United e due stagioni in chiaroscuro all’Old Trafford, Veron saluta il Theatre of Dreams per sbarcare a Londra: il sudamericano è acquistato dal Chelsea per ventisei milioni di euro, su esplicita richiesta di Claudio Ranieri che lo definisce “il miglior centrocampista del mondo”. Sir Alex accetta l’offerta etichettandolo come “disgrazia”. L’Inghilterra e La Brujita non si amano. E infatti con i Blues il suo rendimento non si dimostra all’altezza delle aspettative, nonostante l’esordio con gol (l’unico della sua esperienza londinese) nel successo per 1-2 contro il Liverpool.
21. Hernan Jorge CRESPO

«Devo essere sincero: non volevo lasciare l’Inter. Volevo restare. Avevo comprato una casa dieci giorni prima ma, per motivi economici, l’Inter aveva deciso di vendermi». Moratti dà la colpa all’entourage del giocatore, Vieri va su tutte le furie, Veron fa da tramite per convincerlo. Fatto sta che Roman Abramovich, nell’estate del 2003, si regala il bomber argentino per ventisei milioni di euro. Purtroppo, gli anni inglesi sono condizionati da diversi infortuni e il suo apporto in termini di gol non è quello dei bei tempi. Nella sua prima stagione, infatti, sono soltanto diciannove le sue presenze condite da dieci marcature, una delle quali proprio nella semifinale persa col Monaco, quando Hernan firma il momentaneo pareggio. Dopo al prestito al Milan nella stagione 2004-05, Crespo rientra a Londra per la sua seconda e ultima stagione a Stamford Bridge. Successivamente dichiara: «Il mio sogno era giocare in Italia, non è mai stato quello di giocare in Premier League. E quando ci sono arrivato, mi sono finalmente divertito molto! È stato grandioso, davvero. Due anni eccellenti con uno stretto rapporto con i tifosi del Chelsea».
22. Eidur GOUDJOHNSEN

È il classico esempio del sesto giocatore nel basket: l’uomo che parte dalla panchina, risultando spesso decisivo. Un’aurora boreale islandese nei cieli grigi di Londra: non si vede spesso, ma quando c’è, è uno spettacolo. Il suo prezioso contributo sarà ancora decisivo negli anni a venire, durante i quali Eidur conferma di avere le necessarie doti per adattarsi alle richieste di un allenatore “impegnativo” come José Mourinho.

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