La rosa della Reggiana di Simutenkov
3 Aprile 2022
31. Gabriele GROSSI

Il centrale romano è stato per anni sul punto di imporsi definitivamente, senza però mai riuscirvi completamente. Grossi nasce nel fertile vivaio giallorosso, con cui debutta in Serie A nel torneo 1993-94 dopo aver disputato un’ottima stagione con il Lecce conclusa con la promozione nella massima categoria. Grossi arriva alla Reggiana a campionato iniziato, dopo aver giocato alcune partite in Italia e in Europa e trova anche il tempo di segnare il suo primo e ultimo gol in Serie A in occasione della vittoriosa trasferta di Verona, vinta per 4-2 dalla Reggiana.
33. Sebastiano VECCHIOLA

Il centrocampista offensivo di San Benedetto del Tronto viene inserito nella rosa reggiana durante il mercato di riparazione. Prelevato dal Pescara, Vecchiola non riesce mai ad imporsi nelle gerarchie di mister Oddo che, infatti, gli concede solo otto uscite in campionato. Il rapporto del marchigiano con i tifosi del Giglio non sboccia mai e, infatti, viene girato al Ravenna ad un anno dal suo arrivo dopo aver disputato la prima parte del campionato cadetto, segnando tre gol in otto presenze.
34. Damiano LONGHI

La Reggiana riaccoglie in Italia il centrocampista che, dopo aver vissuta una vita intera al Padova, ha tentato l’avventura estera. Longhi, infatti, è reduce da una pessima prima parte di campionato con l’Hercules Alicante e non appena ha la possibilità di tornare in patria, lo fa senza indugi. Il suo arrivo alla Reggiana, comunque, non riesce a cambiare le carte in tavola e non incide in nessuna delle tredici presenze messe a referto. Tant’è che al termine del campionato saluta per andare al Castel di Sangro.
35. Paolo COPPOLA

Il giovane centrocampista conosce grazie a mister Oddo l’odore dei campi di Serie A, calcandoli per tre volte a fronte di sei convocazioni. Sembra poter essere l’inizio di una buona carriera e invece, dopo aver messo assieme quattro gettoni fra i cadetti, Coppola trova il suo habitat nelle serie minori, legando particolarmente il suo nome al Bassano Virtus, con cui disputa tre buoni tornei ad inizio anni Duemila.
36. Luca ARIATTI

Versatilità e leadership sono due delle principali caratteristiche riconosciutegli nel corso degli anni. Ariatti cresce nelle giovanili dei granata e, dopo l’esordio in Serie A con la squadra della sua città, si lega ai suoi colori fino al 2002 quando poi sposa la causa della Fiorentina (all’epoca Florentia Viola). È uno dei perni su cui si fonda la rinascita dei toscani e di lì a poca tocca l’apice della sua carriera, portando Atalanta e Lecce ad altrettante promozioni, prima di chiudere con il Chievo Verona e con il Pescara.
37. Christian ARABONI

Ha il pedigree del classico bomber di provincia. Dopo essersi affacciato al grande calcio, infatti, il suo nome si fa strada nelle serie minori e, particolarmente, in Serie C1 quando approda all’Albinoleffe dopo un ottimo campionato con il Pergocrema. Nelle valli orobiche Araboni si esprime al meglio ed è uno dei protagonisti della favola che porta i bergamaschi a bussare addirittura alle porte della Serie A.
39. Fabio CASELLI

Ha appena compiuto sedici anni quando scende in campo per la prima volta nel torneo di Serie A. Di lui si dice un gran bene: è un difensore che può avere un bell’avvenire. Seppure non rivedrà più i rettangoli verdi della massima categoria, Caselli lega indissolubilmente il suo nome alla causa della Reggiana, indossando anche la fascia da capitano. Sarà uno dei protagonisti della scalata ai vertici del calcio italiano del Carpi, guidando i Biancorossi da leader a compiere i loro primi passi verso la Serie C.
40. Ivano CASANOVA

Esordire in Serie A marcando Batistuta. Può essere un sogno e un incubo allo stesso tempo. Per Ivano Casanova, all’epoca diciottenne, vale sicuramente la prima ipotesi. Sembrava potesse, però, andare diversamente l’avvenire. Invece, nel giro di pochissimo tempo si è ritrovato al Trento, quindi di nuovo alla Reggiana ma impegnata nel campionato di Serie C1. Sono davvero rare le presenze fra i professionisti, così decide di relegare il gioco del calcio a un hobby domenicale, giocando nelle categorie minori vicino alla sua Montecchio Emilia.
di Nando Di Giovanni

Grigoris Georgatos nella classifica dei 20 terzini più prolifici di sempre
9. JULIAN DICKS È una delle istituzioni della tifoseria degli Hammers. Dopo l’annata storta al Liverpool, Julian tornò al Boleyn Ground, riprendendo esattamente da dove aveva lasciato: arando la fascia sinistra. Nel 95/96 Julian disputò la sua miglior annata anche in termini di rendimento, infatti con 10 gol condivise lo scettro di miglior realizzatore dei […]

Le rose dell’Europeo Under 21 2002: il pianto dell’Italia e l’insuperabile Cech
Tutte le rose dell’Europeo Under 21 2002, vinto dalla Repubblica Ceca di Baros e Cech. Quanti campioni e quanti talenti perduti.

Riscriviamo la storia del trofeo mai vinto da Diego
10. Preben ELKJÆR LARSEN (Danimarca) Entra nella storia della nazionale danese per aver segnato il primo gol ufficiale della sua nazionale in un Mondiale. Non poteva che essere lui, la punta del Verona che ha vinto lo Scudetto nella stagione 1984-85. Dopo aver compiuto il miracolo sportivo con i gialloblù, si ripete anche con la […]

Halloween nel calcio: l‘enciclopedia delle notti horror dagli anni ‘80 ad oggi!
INTER – ARSENAL 1-5 (25 novembre 2003) I Gunners che si presentano a San Siro hanno ancora negli occhi l’umiliazione subita ad Highbury nel giorno dell’esordio in Champions League. Dopo lo 0-3 subito fra le mura amiche i londinesi si sono ripresi con gli interessi, portandosi al comando del gruppo con Dinamo Kiev e Lokomotiv […]