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La rosa della Stella Rossa che vinse la Coppa Campioni al San Nicola di Bari: Livello Nostalgia 10+

29 Ottobre 2021

Refik SABANADZOVIC

Nasce a Titograd – il nome “riformato” di Podgorica – in Montenegro, ma dopo la disgregazione dell’ex Jugoslavia sceglie la nazionalità bosniaca. Il terzino destro debutta con il Buducnost, per poi farsi notare dalla Stella Rossa dopo quattro ottimi campionati con lo Zeljeznicar di Sarajevo. Dopo aver vinto la Coppa dei Campioni, lascia i Balcani per accettare l’offerta dell’AEK Atene. Dopo tre titoli di Grecia con i Gialloneri, passa all’Olympiakos per poi chiudere la carriera negli Stati Uniti con i Kansas City Wizards.

Miodrag BELODEDICI

Il libero ha la nazionalità rumena, ma il suo cuore batte per la Stella Rossa da sempre. Il doppio passaporto gli consente di vestire la casacca biancorossa dopo aver vinto tutto in patria con la Steaua Bucarest: è una delle colonne della squadra che domina alza al cielo la coppa nel 1991. Dopo l’esperienza a Belgrado, si trasferisce in Spagna dove difende i colori di Valencia, Real Valladolid e Villarreal, prima di concedersi un’esperienza in Messico con l’Atlante e chiudere la carriera, lì dov’era iniziato tutto.

Ilija NAJDOSKI

Il suo fisico è forgiato dal freddo e dalle asperità delle montagne macedoni: nasce e cresce a Krusevo, una città sui rilievi balcanici a oltre 1.250 metri di altezza. Il suo spirito indomito e lo spiccato atletismo gli consentono di farsi spazio con relativa facilità nel Vardar Skopje, da cui la Stella Rossa lo preleva nel 1988. Dopo quattro ottimi tornei a Belgrado, inizia il suo giro d’Europa che lo porta in Spagna (Real Valladolid), Turchia (Denizlispor), Bulgaria (CSKA Sofia) e Svizzera (Sion).

Robert PROSINECKI

A guardarlo bene, tutto pareva, fuorché un calciatore. Il fisico non propriamente longilineo e la sigaretta perennemente fra le labbra non deponevano a suo favore. Ma con il pallone fra i piedi, Robert si trasformava in un giocatore sopraffino. La sua visione di gioco e il suo dribbling erano merci davvero rare da vedere in altri bazar. Dopo gli esordi con la Dinamo Zagabria, Prosinecki venne ingaggiato nel 1986 dalla Stella Rossa e lì rimase fino al 1992, alternando periodi di grande ispirazione a un’indolenza tipica di chi ha il genio che gli scorre nelle vene. Dopo l’esperienza alla Stella Rossa, si trasferisce in Spagna al Real Madrid. Due anni al Santiago Bernabeu e – dopo un intervallo alla Real Oviedo – Robert accetta la corte del Barcellona. Chiude la sua esperienza nella penisola iberica nel 1997 con il Siviglia per tornare in patria e prender parte alla spedizione della neonata Croazia verso i Mondiali francesi. Si ritira a trentacinque anni dopo aver vissuto altre due esperienze estere con Standard Liegi e Portsmouth.