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La top 30 dei campioni mai presenti al mondiale

24 Maggio 2020

25. Massimo BONINI

Massimo Bonini con la maglia del San Marino contro l’Inghilterra di Paul Ince

Arriva alla Juventus nel 1981, dopo una lunga gavetta nelle serie inferiori, e diventa lo spartiacque decisivo per la mediana bianconera, dove in sette stagioni diviene, in pratica, i polmoni di Platini. La pedina fondamentale dell’undici del Trap di cui era il miglior interprete negli anni ’80 della fase di rottura e ripartenza. Con la maglia azzurra giocò solo in Under 21 ma non volle mai rinunciare alla sua cittadinanza sammarinese, e dal 1990 divenne pilastro della neonata nazionale di San Marino.

24. Kakhaber KALADZE

L’ex difensore del Milan ha collezionato 83 presenze con la maglia della Georgia, cinquanta di queste con la fascia di capitano al braccio

Difensore georgiano, capace di ricoprire sia il ruolo di terzino sinistro che di stopper centrale. Per i risultati ottenuti fa parte della migliore generazione di calciatori georgiani, senza però ottenere il pass per il campionato mondiale. Dopo le esaltanti esperienze con Dinamo Tbilisi e Dinamo Kiev – dove vince quattordici trofei – nel gennaio del 2001 si trasferisce al Milan dove resta per dieci stagioni diventando una colonna portante dello scacchiere di Ancelotti. Chiude infine con la maglia del Genoa.

23. Arnold MÜHREN

Arnold Mühren accanto alla Coppa Henri Delaunay appena conquistata con i compagni di squadra dell’Olanda a discapito dell’URSS

È stato tra i pochi calciatori ad aver vinto le tre maggiori competizioni organizzate dalla UEFA – Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe e Coppa UEFA – le prime due con la maglia dell’Ajax e l’ultima con la casacca dell’Ipswich Town. Centrocampista di sostanza e qualità. In carriera ha giocato anche con Volendam, Twente Enschede e Manchester United, mentre con la nazionale olandese è tra gli eroi vittoriosi agli Europei del 1988. Con gli Oranje colleziona ventitré presenze e tre gol, senza mai disputare la manifestazione iridata.

22. Alessandro Faiolhe Amantino MANCINI

Mancini festeggia Adriano durante un match con il Brasile

La sua carriera si divide tra Italia e Brasile. In Sudamerica, si distingue per le sue eccelse doti tecniche, giocando per Atletico Mineiro, Portuguesa e São Caetano. Ma è nella Roma che si afferma definitivamente, dopo una breve esperienza con il Venezia. Al netto dei cinquantanove gol in 222 partite, è con il colpo di tacco nel derby capitolino che entra di diritto nella storia giallorossa. In Nazionale conta sette presenze e prima del ritorno in patria gioca per Inter e Milan senza riuscire a fare la differenza.

21. Cristian CHIVU

Cristian Chivu durante la sfida contro l’Italia nell’Europeo del 2008
Credits: Laurence Griffiths – Getty Images

Difensore centrale dalle immense qualità tecniche, capace di adattarsi perfettamente anche da terzino. Un intelligente marcatore con i piedi da centrocampista, con cui si rivela un abile tiratore dei calci di punizione. Divide la sua carriera con le maglie di Ajax, Roma e Inter. Vincendo soprattutto il Triplete del 2010 con i nerazzurri. È capitano per anni della nazionale rumena, con cui conta 75 presenze e tre reti, ma disputa soltanto gli Europei, perdendo i play-off per i Mondiali del 2002 contro la Slovenia.