Privacy Policy Le vittime preferite del Re Leone: quali sono stati i portieri più battuti da Batistuta

Le vittime preferite del Re Leone: quali sono stati i portieri più battuti da Batistuta

1 Febbraio 2022

Siamo seri, non prendiamoci in giro e diciamoci le cose come stanno. Alla fine, ogni sacrosanta domenica, ci guardavamo negli occhi chiedendoci sempre le stesse domande. Oggi quanti ne fa, due o tre? Segnerà di testa? Su punizione? Col destro o col sinistro? O magari in rovesciata? Certo, perché comunque, in un modo o nell’altro, in gol ci andava sempre. Una costante imperiosa e dominante di tutta la sua carriera. Batigol o Re Leone non fa differenza, chiamatelo pure come preferite, ma tra i bomber più forti di tutti i tempi ci sarà sempre il nome di Gabriel Omar Batistuta.

Un marziano tra gli umani, che sbarca a Firenze nel lontano 1991 per fare la storia – soprattutto ma non solo – della Fiorentina. Arriva dall’Argentina, dove ha già fatto passi da gigante con Newell’s Old Boys, River Plate e Boca Juniors, consacrandosi in Viola per diventare in breve tempo l’idolo della Fiesole e destinato a durare ancora per infinite generazioni. L’amore di Bati con la città gigliata si solidifica anno dopo anno, la retrocessione in B del ’93 cementifica il rapporto, con la conseguente rapida risalita che riporta la Fiorentina a calcare i palcoscenici internazionali più importanti.

Fino al saluto commovente con cui, dopo nove stagioni, decide di accettare la chiamata della Roma per provare a vincere lo Scudetto. Quel vecchio pallino mancato con la Viola nel 1998-99 – con la complicità del suo maledetto infortunio al ginocchio e della fuga verso il carnevale di Rio de Janeiro di Edmundo – ma raggiunto con caparbietà con la casacca giallorossa. Prima di lasciare il calcio giocato con la parentesi all’Inter e volando dagli sceicchi dell’Al-Arabi.

Per tutte le emozioni che ci ha regalato, non poteva mancare il nostro doveroso omaggio ad un giocatore straordinario, festeggiando il suo cinquantatreesimo compleanno con la lista dei portieri più battuti da Gabriel Omar Batistuta nel corso delle stagioni disputate in serie A. Un repertorio completo che ha fatto vittime illustri e meno note, colpite senza pietà dalla potenza della mitraglia di un attaccante senza tempo. Tanti Auguri Re Leone!

Simone BRAGLIA – 3 reti subite

Prima la classica gavetta nel calcio di provincia, poi l’opportunità di giocare in massima serie con la casacca del Genoa. Il triennio rossoblù, per Braglia, rappresenta il culmine di una carriera pregna si sacrifici, e nella sua ultima stagione in A si fa impallinare per tre volte da un giovane capellone appena sbarcato a Firenze dall’Argentina. Una volta conclusa l’avventura genovese, il portiere lombardo passa al Perugia e poi chiude in C1 tornando a indossare i colori del Como.

Pierluigi BRIVIO – 3 reti subite

Con il quinquennio importante al Palazzolo, Brivio diventa la prima scelta del Vicenza nel ruolo di secondo portiere. Prima affianca Sterchele, poi Mondini, ed è soltanto con la partenza di quest’ultimo che Guidolin lo promuove titolare, regalandogli un’opportunità che Brivio non si lascia scappare. Ma alla potenza di Batigol non sfugge neanche lui. Incassando tre gol ed uscendo sempre sonoramente sconfitto.

Pavel SRNICEK – 3 reti subite

Alterna le esperienze in terra inglese – con Newcastle United e Sheffield Wednesday – e il Banik Ostrava, la squadra della sua città, prima di accettare la chiamata del Brescia e volare in Italia. Con le Rondinelle resta per tre stagioni, giocando soltanto la prima da titolare. Batistuta, già alla Roma, non ebbe pietà neanche per lui, infilando la tripletta decisiva per la vittoria. Chiude la carriera in Inghilterra e ritorna nella sua Ostrava, dove muore a soli quarantasette anni per un arresto cardiaco, lasciando tutti senza parole.

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