Le vittime preferite del Re Leone: quali sono stati i portieri più battuti da Batistuta
1 Febbraio 2022
Luca MARCHEGIANI – 5 reti subite

Gli esordi con Jesi e Brescia, il trampolino di lancio con il Torino e la consacrazione che dura un decennio con la Lazio, prima di chiudere ad un passo dai quarant’anni con il Chievo Verona. Una carriera di altissimo livello, quella di Marchegiani, che abbraccia anche l’avventura in nazionale ai Mondiali di USA ’94. Totem indiscusso della formazione biancoceleste, è ricordato anche per la sua indubbia qualità da pararigori, ma alle zampate di Batistuta non esce indenne neanche lui.
Graziano BATTISTINI – 5 reti subite

Dopo il debutto col Seregno e le esperienze con Spal e Alessandria, arriva in A per difendere la porta dell’Udinese. Prima si alterna con Caniato, poi con Gregori, fino a perdere la titolarità in favore di Turci. E Bati colpisce senza pietà. Riaffiora in massima serie con il Verona, ma anche con gli Scaligeri è chiuso dal giovane Frey, scende quindi in B dove gioca le ultime stagioni con la maglia del Treviso e infine del Bari.
Giuseppe TAGLIALATELA – 5 reti subite

Vive a pieno il periodo napoletano post Maradona, difendendo la porta degli azzurri per sei stagioni. Anche se il debutto avvenne qualche anno prima, come riserva di Giovanni Galli, per poi essere spedito in prestito a Palermo e Bari. Le sue celebri maglie stilizzate a marchio Batman accompagnavano i suoi voli, tanto meravigliosi nello stile quanto efficaci. Batistuta lo infilza comunque cinque volte, per poi dividere con lui lo spogliatoio della Fiorentina a ridosso del 2000, prima di passare alla Roma e scrivere la storia anche in giallorosso.
Francesco ANTONIOLI – 5 reti subite

Una carriera infinita, gli anni da riserva del Milan, la gavetta tra i cadetti con Modena e Pisa, e la prima esperienza in A con la Reggiana. Batistuta lo castiga cinque volte, prima di diventare suo compagno di avventure alla Roma, nella stagione che porta il terzo scudetto alla società capitolina. Gioca quattro stagioni in giallorosso, per poi passare alla Sampdoria e infine tornare a vestire i colori di Bologna e Cesena.
Antonio CHIMENTI – 5 reti subite

Cresce nella Sambenedettese e nel Monza, con in mezzo la prima esperienza da titolare col Tempio in C2, ma l’opportunità più ghiotta per mettersi in mostra gliela concede la Salernitana. Con i Granata trova continuità in serie B, e la successiva chiamata della Roma gli spalanca le porte del massimo campionato. Passa a Lecce – dove Bati rincara il suo bottino nei suoi confronti – per poi scegliere di fare la riserva di Buffon alla Juventus, dove chiude la carriera dopo le tappe di Cagliari e Udinese.
Angelo PERUZZI – 5 reti subite

Un altro fenomeno assoluto della porta che, nell’arco di una straordinaria carriera, non è riuscito a placare lo strapotere da bomber di razza di Batigol. Le reti saranno cinque, ma uno su tutti: il colpo di testa, in corsa, alle spalle di Tudor, che lascia di sasso Peruzzi. Proprio colui che ci ha regalato interventi da brividi, esaltati da una reattività esplosiva incomprensibile per chi deve muovere una stazza da pilone di cemento armato.

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