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Le vittime preferite del Re Leone: quali sono stati i portieri più battuti da Batistuta

1 Febbraio 2022

Marco BALLOTTA – 6 reti subite

Comincia agli albori degli anni ’80 e tra i professionisti decide di chiudere col calcio giocato a quarantaquattro anni e trentotto giorni. Bologna, Parma, Inter, Modena, Brescia, Lazio, e poi ancora un’altra dozzina di maglie indossate, dispensando saggezza ed esperienza fino alla fine. È tra le vittime preferite di Batistuta, e chissà, magari sarà per quei bocconi amari che decide di togliersi la polvere per reinventarsi attaccante nei campionati dilettantistici.

Luigi TURCI – 7 reti subite

Treviso e Alessandria sono le prime tappe della sua carriera, ma la prima vetrina più importante la ottiene con la Cremonese. Con i Grigiorossi conquista la Serie A, categoria che poi mantiene anche nelle successive sei stagioni all’Udinese, togliendo il posto a Caniato. Chiude, infine, con Sampdoria e Cesena. Nelle innumerevoli sfide con Batistuta diventa uno dei bersagli più in tiro del Bomber di Reconquista, occupando il quarto posto, in concomitanza, di questa speciale classifica. 

Giovanni CERVONE – 7 reti subite

Cresce nelle giovanili della Juve Stabia, fino a muovere i primi passi con l’Avellino. Colleziona una notevole esperienza fra i cadetti, prima di approdare alla Roma e diventare un idolo della tifoseria giallorossa, giocando nella capitale per otto stagioni. Infine, dopo un’ultima annata in A con il Brescia, appende i guantoni al chiodo al termine della stagione in B col Ravenna. Portiere affidabile, dalla forte personalità, anche lui tra le vittime più illustri di Batistuta.

Francesco MANCINI – 8 reti subite

Matera e Bisceglie sono le prime esperienze, ma è con il Foggia che vive il culmine della sua carriera. Mancini era un portiere atipico per la sua generazione, tanto forte tra i pali quanto bravo con i piedi. Una qualità che gli consentiva di interpretare il ruolo con una visione futuristica. Bari e Napoli sono le altre due piazze dove ha lasciato il segno, prima di tornare in C e chiudere col Martina. Nel 2012 un maledetto infarto se lo porta via, a soli quarantatré anni. Ma il ricordo di Franco non sarà mai sbiadito nel cuore di chi, come noi, gli ha voluto veramente bene.

Fabrizio FERRON – 10 reti subite

Lo storico portiere dell’Atalanta tocca la doppia cifra e si siede sul secondo gradino del podio. Una carriera intera tra i professionisti, scendendo tra i cadetti solo per quattro stagioni. In massima categoria è uno degli estremi difensori più affidabili, con una continuità di rendimento invidiabile. Ma ciò non toglie ai siluri calciati da Batigol di trafiggerlo per ben dieci volte. Nel 1996 passa alla Sampdoria, poi un anno da gregario all’Inter – dietro Peruzzi – e infine le ultime avventure con Verona, Como e Bologna.

Gianluca PAGLIUCA – 13 reti subite

Quando giochi per diciannove stagioni in Serie A, sembra quasi scontato, per statistica, diventare il bersaglio preferito di un cecchino professionista come Batistuta. In realtà, Pagliuca, è stato uno dei portieri più forti del nostro calcio. E superarlo per tredici volte è un’impresa tutt’altro che scontata. Pilastro della Sampdoria scudettata e della nazionale italiana, figura cardine del Bologna e prima ancora dell’Inter di Ronaldo e Zamorano. Un giocatore straordinario che chiude, da leggenda totale, a quarant’anni, con la maglia dell’Ascoli.

di Matteo Galli