Nei maggiori campionati 24 attaccanti sono riusciti a vincere la classifica marcatori senza i rigori
15 Ottobre 2021
Dimitar BERBATOV (2010-2011 – Manchester United, 20 reti)

Capocannoniere in quella stagione dello United (ventidue gol complessivi), si piazza sul gradino più alto del podio, a pari merito di Carlitos Tevez; con la sola differenza che l’argentino va a segno cinque volte dal dischetto
Luis SUAREZ (2013-14 – Liverpool, 31 reti)

Se non hai il gol che ti scorre nelle vene, pensiero fisso dalla mattina alla sera, non puoi segnare trentuno reti senza mai calciare dal dischetto. E non lo puoi nemmeno fare se non ti chiami Luis Suarez. Nel suo ultimo anno coi Reds (coi nove rigori realizzati da Steven Gerrard sarebbe potuto arrivare anche a quaranta marcature) segna ad ogni sospiro. Dopo il “morso” a Giorgio Chiellini, nel 2014, ai Mondiali brasiliani passa al Barcellona per 75 milioni di sterline.
Sadio MANÉ (2018-19 – Liverpool, 22 reti)

In grado di puntare e saltare chiunque gli capiti nel suo estesissimo raggio d’azione, parte largo per poi accentrarsi e fare male. Dal 2016 coi Reds, nel 2018-19 segna come il suo compagno Momo Salah, e come Aubameyang, ma l’egiziano ne fa tre dal dischetto e il gambiano quattro.
LaLiga
Nella terra in cui Messi e Cristiano Ronaldo hanno spadroneggiato sotto tutti gli aspetti, incluso ovviamente quello realizzativo, occorre indietreggiare circa di una quindici anni per ritrovare l’ultimo marcatore della Liga, capace di vincere la classifica senza essersi presentato dal dischetto. Dal 1990 ad oggi, in cinque occasioni chi ha realizzato il maggior numero di gol lo ha fatto senza calciare dagli undici metri. Curiosità di nota: su cinque, tre vestivano la maglia del Real Madrid.
Emilio BUTRAGUEÑO (1990-91 – Real Madrid, 19 reti)

Impossibile dimenticare le gesta de El Buitre. Per chi non mastica lo spagnolo: l’Avvoltoio. Un rapace dell’area di rigore, un’istituzione del Madrid con la cui divisa ha presenziato per la bellezza di 563 volte, andando in rete complessivamente per 171 volte. Per i Blancos è stato capocannoniere, direttore generale, vicepresidente ed infine direttore delle relazioni istituzionali. In sole due parole: icona totale.

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