Qual è la rosa più nostalgica di sempre? E perché proprio l’Inter 1997/98?
20 Novembre 2021
Classe 1973, annata di ferro, annata di bomber ma anche di difensori che hanno scritto pagine importanti. Tra cui Fabio Galante, il “bello” del calcio italiano. Una vita trascorsa ad arginare gli attacchi avversi, a stoppare le incursioni, Fabio Galante che oggi compie quarantotto anni e a cui vanno gli auguri di Operazione Nostalgia, è stato colonna portante dell’Inter che nel 1997-98 vinse la Coppa UEFA e che andò ad un soffio dallo Scudetto.
L’esordio tra i professionisti a diciassette anni con l’Empoli, mentre il debutto a diciannove con il Genoa. Tre stagioni in rossoblù e con il gol siglato il 4 dicembre 1994 in Sampdoria-Genoa 3-2 diviene il più giovane marcatore nel derby della Lanterna (primato poi battuto dal blucerchiato Mauro Icardi nel 2012). L’approdo all’Inter arriva nel 1996, con cui vince appunto nel 1998 la UEFA. Passato al Torino nel 1999, vestì la maglia granata per cinque stagioni, prima di passare nel 2004 al Livorno. Si è poi ritirato nel 2011, dopo due presenze con il Molin Nuovo Ponte, e nell’agosto 2018 ritorno in nerazzurro in veste di osservatore.
Come possiamo, dunque, non ricordare la rosa dei Nerazzurri nel primo anno di Ronaldo con Gigi Simoni alla guida? Godeteveli tutti!
1. Gianluca PAGLIUCA

Bolognese doc, all’Inter dal 1994, Pagliuca ha raccolto la pesantissima eredità di Walter Zenga. Qual è il migliore fra i due? È uno dei quesiti dell’epoca e uno degli “scontri verbali” tra gli appassionati di fede nerazzurra. Il Gatto di Casalecchio, dopo i successi con la Sampdoria di Vujadin Boskov, vince la Coppa UEFA al Parco dei Principi di Parigi e nel 1999 lascia Milano per far ritorno nella sua Bologna.
2. Giuseppe BERGOMI

Tutta la carriera e tutta la vita spesa per l’Inter, lo Zio è stato recordman prima di essere superato da Javier Zanetti. 757 volte in campo, quarantadue nella stagione della UEFA, che vincerà complessivamente tre volte, oltre ad una Coppa Italia, ad una Supercoppa Italiana e allo Scudetto dei Record 1988-89. Nella stagione in esame, Bergomi gioca così bene da guadagnarsi la fiducia di Cesare Maldini, commissario tecnico dell’Italia, che lo convoca per il Mondiale di Francia ‘98, durante il quale sostituisce egregiamente Nesta dopo il suo infortunio con l’Austria.
4. Javier Adelmar ZANETTI

«Tra i nerazzurri c’è, un capitano che dribbla come Pelè, vai Zanetti alé». È il coro della curva che acclamava El Tractor. Dell’Inter è il calciatore col maggior numero di presenze: 858, un centinaio in più di Bergomi. In nerazzurro, sul rettangolo verde, si è applicato in ogni zona del campo. Diciannove anni da autentica bandiera, giunto in Italia nel 1995 (assieme alla meteora Rambert) dal Banfield la Coppa UEFA del 1997-98 è stato il suo primo trionfo. La sassata con cui fredda Marchegiani nella finale del Parco dei Principi resta la rete (delle ventuno complessive) più importante della sua immaginifica carriera.

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