Privacy Policy Qual è la rosa più nostalgica di sempre? E perché proprio l'Inter 1997/98? - Pagina 4 di 7

Qual è la rosa più nostalgica di sempre? E perché proprio l’Inter 1997/98?

20 Novembre 2021

13. ZÉ ELIAS Modeim Junior

Corinthians in patria, Bayer Leverkusen in Germania. Il centrocampista carioca si veste di nerazzurro il tempo di vincere la Coppa UEFA e di vivere Milano una seconda stagione. Da sogno la serata del 31 marzo 1998: prima l’assist per Zamorano, poi il gol del 2-1 ad un amen dalla fine che vale il successo sullo Spartak Mosca nella semifinale d’andata della UEFA alzata al cielo.

14. Diego Pablo SIMEONE

Plurivincitore come tecnico dell’Atletico Madrid, da calciatore arriva l’Inter dopo l’esperienza triennale appunta coi colchoneros. Sua la rete del 3-0 contro lo Strasburgo, negli ottavi di finale, che ribalta definitivamente la sconfitta per 2-0 in terra francese. Due gli anni all’Inter, prima dei quattro alla Lazio in cui diverrà “nemico” dei nerazzurri nel famoso 5 maggio 2002, segnando la rete del 3-2 che mando ko la squadra di Cuper e consegna lo scudetto alla Juventus.

15. Benoît CAUET

Un motorino inesauribile, moto perpetuo in tutte le 149 volte che, tra il 1997 e il 2001, ha indossato la maglia dell’Inter. Con un destro chirurgico buca la porta del Lione difesa da Coupet e dà lo 0-2 momentaneo ai meneghini nel match di ritorno giocato in Francia (dopo il 2-1 in favore dei transalpini nella gara d’andata) dei sedicesimi di finale di Coppa UEFA.

16. Taribo WEST

Un’irruenza costante, impavido ad ogni avversario e in ogni tackle, le treccine sul cuoio capelluto che lo hanno reso inconfondibile, West ha lasciato il proprio marchio anche sottoporta. E che timbro: l’Inter batte lo Schalke 04 a San Siro, nel ritorno a Gelsenkirchen i tedeschi pareggiano i conti nei novanta minuti regolamentari. Ma nei supplementari ci pensa Taribo, che fa 1-1 e vendica almeno parzialmente l’Inter dopo la finale persa l’annata precedente.