Privacy Policy Qual è la rosa più nostalgica di sempre? E perché proprio l'Inter 1997/98? - Pagina 5 di 7

Qual è la rosa più nostalgica di sempre? E perché proprio l’Inter 1997/98?

20 Novembre 2021

17. Francesco MORIERO

Leccese purosangue, all’Inter già trentaduenne ma ancora in grande spolvero. Dribbling ubriacante, ala ficcante, corsa da centometrista, destro pregevole, tanto da realizzare (servito al bacio da Gigi Sartor) una rovesciata da impazzire al Neuchâtel Xamax. Per tre anni funambolo e anche Sciuscià, un gesto con cui omaggiava, lustrando lo scarpino, i compagni che segnavano.

18. Nicola BERTI

Al tramonto di dieci anni da impazzire, in nerazzurro, Berti non riesce ad alzare la sua terza Coppa UEFA (seppur si contino due presenze) perché lascia a gennaio del 1998 per passare al Tottenham Hotspur. Fondamentale nei successi europei del 1991 e del 1994, con Gigi Simoni trova pochissimo spazio, tanto da convincersi a tentare l’avventura inglese.

20. Alvaro RECOBA

Nel bel mezzo degli anni ’70, in un Montevideo caldissima, nasce uno dei mancini più fatati che la storia del calcio abbia mai conosciuto. Alvaro Recoba, detto El Chino, conosce l’Italia a ventuno anni. Dieci anni di Inter, con una super parentesi tra gennaio e giugno 1999 al Venezia, l’uruguagio segna subito una doppietta da fantascienza al debutto in campionato contro il Brescia. Ma in Coppa UEFA, con sei presenze all’attivo, ha le polveri bagnate.

21. Luca MEZZANO

Cresce nelle giovanili del Torino con cui vince nel 1995 il prestigioso Torneo di Viareggio, Mezzano, però, non fu quello che avrebbe potuto essere. Si contano, in fatti, solo quattro apparizioni tra il 1997 e il 1999. Luca, infatti, è stato spesso frenato da problemi fisici che ne hanno condizionato tutta la carriera.