Quando i numeri di maglia diventano Arte povera o in alcuni casi delle belle cafonate
17 Novembre 2021
Mambo Number 5

Siamo nell’estate del 1999, siamo in spiaggia a goderci la bella stagione e nelle radio impazza Mambo Number 5 di Lou Bega. Come ogni tormento estivo che si rispetti, risulta “particolarmente presente” nei palinsesti radiofonici sin da fine giugno, ma in ogni angolo del mondo le note della canzone del cantante tedesco con origini italiane ed ugandesi risuonano anche nelle spiagge inglesi. Proprio in onore di questa sinfonia i tifosi del Ebbsfleet United hanno invocato, nel 2013, al neo acquisto Yado Mambo di indossare la maglia numero 5 per ricreare il Mambo Number 5 che ci ha “allietato” nell’ultima estate del millennio. Per spingere il calciatore ad accettare i tifosi hanno promesso l’acquisto delle maglie se il ricavo fosse andato in beneficenza: il club inglese ha acconsentito e le maglie del buon Yado sono andate letteralmente a ruba.
Cristo c’è ma non si vede

Dalle parti di Udine, per un breve periodo, ha militato Cristo Ramón González Pérez, attaccante spagnolo che ha deciso di inserire come nome sulla divisa da gara il nome di battesimo, unito, e solo Dio sa perché, il numero 33. Ora, non vogliamo sembrare blasfemi, ma Cristo ad Udine non si è mai visto… Anche se in realtà ha giocato pochi minuti in Coppa Italia, alla faccia degli agnostici.
Il 9 c’è ma non si vede

Qualcuno ricorderà che nel gennaio del 1999 a Perugia arrivò tale Jaime Ivan Kaviedes, punta proveniente dall’Emelec, in Ecuador. I Grifoni avevano bisogno di reti per rimanere in Serie A, ma l’attaccante trovò la rete solo in quattro occasioni, colpendo però sia Inter che Juventus, venendo poi ceduto. In Umbria riuscirà a non farsi apprezzare anche perché dopo un alterco con Ze Maria si concesse due settimane di vacanza come ripicca per non essere stato convocato. Una protesta singolare, come singolare fu la scelta della maglia da gioco: numero 33 e al posto del nome la scritta Nine, perché il calciatore avrebbe gradito il numero 9. Che, a ben vedere, sarebbe anche un bel 3×3, se l’aritmetica non ci inganna. Molti all’epoca si chiesero come mai non avesse scelto di scrivere il numero in italiano, ma stiamo parlando di un uomo fuggito in Sudamerica dopo una discussione con un compagno, il rischio che fugga dinnanzi a tale quesito c’è.

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