Sacchi 3°: ecco i 50 migliori allenatori della storia secondo France Football
1 Aprile 2022
25. Jupp HEYNCKES

Un calciatore straordinario, ma una carriera da allenatore altrettanto ricca di soddisfazioni e soprattutto trionfi avendo la grande capacità di gestire gruppi farciti di fuoriclasse assoluti, come il Real Madrid che ha vinto la Champions League nel 1998 ai danni della Juventus o il Bayern Monaco che ha alzato la Coppa dalle Grandi Orecchie nel 2013 contro il BVB al termine di una stagione che lo vedrà trionfare anche in campionato e in Coppa di Germania.
24. Herbert CHAPMAN

Definirlo allenatore di altri tempi è riduttivo, ma la sua eredità va oltre i titoli: Chapman è stato l’uomo che ha creato il primo sistema tattico in grado di fronteggiare il fuorigioco per come lo intendiamo adesso. Infatti nel 1925 la regola del fuorigioco mutò, passando da tre difendenti tra palla e porta agli attuali due. L’allenatore inglese cambiò il modulo più utilizzato dell’epoca, il 2-3-5, al fine di contenere i maggiori attacchi provenienti dalle compagini avversarie. Inoltre, suggerì l’utilizzo di un pallone bianco e nero per renderlo più visibile, visto che fino agli ’30 il pallone era color cuoio.
23. Viktor MASLOV

Viktor Maslov è probabilmente l’uomo che ha disegnato il calcio moderno e quasi nessuno sa perché. Allenatore sovietico, dopo la ripresa dello sport dal secondo conflitto bellico inventa letteralmente il 4-4-2 contrapponendosi alle idee dell’altra grande entità tecnica del tempo: Bela Guttman e il suo leggendario 4-2-4. Un modulo che permise ai club di soffrire meno a centrocampo e ripartire sulle fasce, creando così la figura del mediano di contenimento davanti alla difesa e facendo nascere il pressing nella zona nevralgica del campo.
22. Zinedine ZIDANE

Spesso sottovalutato come allenatore per via del nucleo straordinario di calciatori che ha allenato al Real Madrid, Zidane condivide con Paisley e Ancelotti il numero di Champions League vinte in Carriera: 3, per giunta ottenute in maniera consecutiva. Oltre alla sapienza tattica, Zizou ha saputo compattare il gruppo attraverso la sua esperienza (e che esperienza!) da calciatore.
21. Fabio CAPELLO

Don Fabio vinse una delle sfide più complesse per un allenatore: superare la diffidenza dell’esigente pubblico milanista, che in quegli anni era la squadra di riferimento per gli addetti ai lavori. Capello, dopo aver diretto le selezioni giovanili, e la prima squadra per sole sei apparizioni (più lo spareggio con la Sampdoria) nella stagione 1986. La sua successione a Sacchi si rivelò un successo basato sulla solidità difensiva e lanciando il Milan degli Invincibili, con 58 gare di Serie A senza sconfitte e tre finali di Champions League consecutive e il trionfo di Atene contro il Barcellona.
20. Béla GUTTMANN

Ungherese e giramondo, innovatore perfezionando il modulo 4-2-4 che gli ha permesso di vivere diverse esperienze in giro per il mondo: Austria, Italia, Ungheria, Israele, Uruguay, Brasile e soprattutto il Portogallo. Al Benfica entra nella leggenda due volte, nel bene e nel male: due Coppe dei Campioni consecutive nel 1961 e nel 1962 ma poi l’allontanamento dal club lanciò la grande maledizione: “senza me non vincerete una Coppa dei Campioni per oltre cento anni”, e fin qui il buon Bela ha avuto ragione.
19. Ottmar HITZFELD

L’allenatore tedesco più vincente di sempre con 25 titoli conquistati (di cui 19 con club tedeschi e 6 con compagini svizzere) e soprattutto la Champions League vinta nel 2001 contro il Valencia ai rigori, grazie alle parate di Khan. Coi bavaresi inoltre 5 Bundesliga in bacheca mentre col Borussia Dortmund i titoli nazionali saranno due.

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