Privacy Policy Top of the Flop: ecco i peggiori undici giocatori della Lazio - Pagina 3 di 3

Top of the Flop: ecco i peggiori undici giocatori della Lazio

5 Aprile 2022

Thomas HITZLSPERGER

Thomas The Hammer Hitzlsperger, arriva alla Lazio nel mercato invernale della stagione 2009-10. Reduce da cinque stagioni con la maglia dello Stoccarda, con cui ha vinto perfino una Bundesliga, il ragazzo si era affermato come uno dei centrocampisti tedeschi da tenere d’occhio in vista dell’imminente Mondiale in Sudafrica. L’avventura dura solo sei mesi e viene condita da un solo gol, segnato all’Udinese, all’ultima di campionato. Troppo poco per restare, sufficiente per andar via.

Gaizka MENDIETA

Il biondo valenciano era a cavallo dei due secoli, uno dei centrocampisti più forti in circolazione, con la sua classe straordinaria ha portato per due anni consecutivi il Valencia in finale di Champions League, arrendendosi soltanto in finale, prima al Real Madrid e poi al Bayern Monaco. Dopo l’addio di Nedved, l’ex presidente Cragnotti sborsa 89 miliardi di lire per vestirlo di biancoceleste. L’operazione si rivelerà disastrosa e Gaizka non mostrerà nemmeno il 10% di quanto fatto a Valencia.

Emiliano ALFARO Toscano

Soprannominato El Picaro, Emiliano arriva alla Lazio nel gennaio 2012 per sostituire un attaccante partente di cui parleremo tra pochissimo. Attaccante di movimento, di bassa statura e grande agilità, Alfaro era reduce da annate ottime in patria con la maglia del Liverpool Montevideo. Alla Lazio non esplode mai ed il club è costretto a disfarsi del ragazzo, il quale, fuori dalla Capitale raggiungerà i tanto agognati livelli di costanza precedentemente auspicati.

Djibril CISSÉ

Diciamocelo in tutta onestà, molti tifosi laziali hanno fatto passare in secondo piano l’arrivo di Klose, talmente tanto era l’entusiasmo per l’arrivo di Cissé, il partner da affiancare a Miro. Dopo una partenza devastante con il gol a San Siro grazie ad uno stacco perentorio di testa, Cissé s’ingolfa ed i gol cominciano a mancare, la sfortuna no, quella è sempre vigile ed in un’occasione particolare, decide di soffiare sul palo la sua stoccata volante nel derby con la Roma, tre mesi e un solo gol più tardi, Cissé lascerà Roma. Chissà, chissà se.

di Danilo Mariotti