Privacy Policy Triplette, Poker e Pokerissimi nella fase finale della Champions League

Triplette, Poker e Pokerissimi nella fase finale della Champions League

1 Aprile 2021

Sono ormai quasi trent’anni da quando la Coppa dei Campioni si è trasformata ufficialmente in UEFA Champions League, e da quel 1992 i cambiamenti sono stati continui e hanno in un certo senso stravolto il format della competizione stessa, per cercare di renderla più avvincente e competitiva, permettendo la partecipazione di più squadre della stessa nazione oltre ai vincitori dei vari campionati, e proprio in quell’anno, oltre alla modifica del nome viene registrato un inno ufficiale, quell’inno che riecheggia nei nostri salotti nelle altrimenti noiose serate infrasettimanali.

Da quel momento in poi ogni top club europeo fa della coppa dalle grandi orecchie un obiettivo stagionale che rappresenta non solo un traguardo a livello di prestigio, ma anche una risorsa economica di grandissima importanza.

In questo trentennio la Champions ha visto trionfare squadre blasonate, già abituate a sollevare la coppa, ma anche compagini che per la prima volta sono arrivate al successo – come il Marsiglia, che proprio nella prima edizione della nuova Champions League riuscì a battere il Milan nella finale di Monaco di Baviera.

Ma non solo, è stata anche teatro di partite che definire folli sarebbe riduttivo, su tutte le finali delle edizioni 1999 e 2005, con i giocatori di Bayern Monaco e Milan che a distanza di anni non si capacitano dell’accaduto, e di rimonte clamorose, chiedere a Barcellona e PSG, solo per rimanere nella storia recente.

E se la Champions è il teatro, il rettangolo verde è il palcoscenico, calcato dall’elite degli attori protagonisti, che nelle serate europee indossano lo smoking e cercano di deliziare le platee, riuscendoci spesso soprattutto nella fasi più calde della coppa, dove si affrontano le migliori squadre del continente e i migliori giocatori del pianeta, dando vita a spettacoli di rara bellezza e qualità grazie anche ai grandi stimoli che solo questo tipo di partite sanno dare.

Il primo aprile di ventitre anni fa andava in scena una partita fondamentale in questa competizione per una squadra italiana, stiamo parlando della semifinale di andata che ha visto Juventus e Monaco darsi battaglia nel prato del “Delle Alpi” per contendersi l’accesso all’ultimo atto. I bianconeri per confermarsi e arrivare in finale per la terza volta consecutiva, i transalpini per provare a raggiungere il Marsiglia nel club delle squadre francesi campioni d’Europa.

La gara la vinse nettamente la Juventus, ma i riflettori furono tutti su Alex Del Piero, che con una tripletta rese il match di ritorno poco più che una formalità.

Nell’anniversario di quella data, vogliamo entrare in una macchina del tempo virtuale, sederci -sempre virtualmente – nelle tribune dei migliori stadi d’Europa, e rivivere tutte le triplette nelle fasi finali della Champions League.

Mettetevi comodi, si parte!

Franck SAUZEE  (Marsiglia-Cska Mosca 6-0 – 17 marzo 1993)

Tecnicamente la tripletta di Sauzée avviene nella prima fase, ma comunque nella seconda parte di stagione, infatti l’edizione 92/93 prevedeva che le prime classificate dei due raggruppamenti approdassero direttamente alla finalissima. Il francese apre le marcature al quinto minuto su calcio di rigore, raddoppia al 34’ con un bel sinistro sugli sviluppi di un cross e mette il punto del 4-0 nella ripresa con un destro da fuori area, in mezzo il gol di Abedì Pelè. Chudono le marcature Ferreri e Desailly. In totale i gol nella competizione per Sauzée saranno sei, ottimo contributo che permise al Marsiglia di diventare la prima – e unica –  squadra francese a vincere la Champions League. Dopo quella stagione veste la maglia dell’Atalanta nell’annata 1993/94.

Filippo INZAGHI (Dinamo Kiev – Juventus 1-4 – 18 marzo 1998)

La prima tripletta italiana in una gara delle fasi finali della Champions League non poteva che portare la firma di uno che del gol ne ha fatto una ragione di vita per tutta la sua carriera. Nella fredda Kiev Superpippo regala una prestazione delle sue, prima sblocca la partita con un tap-in su assist di Zidane, nella ripresa riporta in vantaggio i bianconeri annullando il momentaneo pareggio di Rebrov e poi chiude la partita con un imparabile sinistro al volo, nel finale Del Piero arrotonda il punteggio, 4 a 1 e Juventus a giocarsi la semifinale contro il Monaco.

Alessandro DEL PIERO (Juventus – Monaco 4-1 – 1 aprile 1998)

E proprio nella semifinale Del Piero cala il tris che spegne i sogni dei francesi. Apre i giochi con un gioiello su punizione, il momentaneo pareggio di Costinha è un fuoco di paglia che dura solo sette minuti, perchè è la serata di Alex, che con due rigori realizzati e un assist per il definitivo 4 a 1 di Zidane manda la Vecchia Signora in paradiso e i francesi, ai quali non basta la vittoria per 3 a 2 nella gara di ritorno, all’inferno. L’ottimo cammino della Juventus in questa Champions League si chiuderà con la sconfitta nella finale di Amsterdam contro il Real Madrid, ma Del Piero vincerà la classifica marcatori grazie alle dieci realizzazioni totali.

Simone INZAGHI (Lazio – Marsiglia 5-1 – 14 marzo 2000)

Ancora un italiano a segnare una tripletta (poker in questa occasione) nelle fasi finali della Champions League. La Lazio futura campione d’Italia vince agevolmente il primo girone, ritrovandosi nella seconda fase a combattere contro Chelsea, Feyenoord e Marsiglia per un posto nei quarti di finale. La gara contro i francesi porta indelebilmente la firma di Simone Inzaghi, che entra nella storia della competizione grazie ai quattro gol realizzati in questa partita, segna le prime quattro marcature dei biancocelesti, intervallate dal momentaneo 3-1 di Leroy, prima del definitivo pokerissimo di Boksic. La Lazio riesce a vincere anche il secondo raggruppamento, ma dovrà arrendersi al Valencia nei quarti di finale.

GERARD Lopez (Valencia – Lazio 5-2 – 5 aprile 2000)

Dopo sole tre settimane dal poker di Simone Inzaghi la Lazio subisce la tripletta di Gerard nel 5 a 2 della gara di andata dei quarti che compromise irrimediabilmente il cammino dei biancocelesti. Quella del Mestalla è una notte che tutt’oggi è impressa nelle menti dei tifosi valenciani, con il centrocampista spagnolo a fare da assoluto mattatore. I suoi gol si incastrano perfettamente tra quelli di Angulo e Claudio Lopez che aprono e chiudono le marcature, con in mezzo le reti di Inzaghi e Salas a dare una flebile speranza ai biancocelesti che però non riescono a ribaltarla nella gara di ritorno. La Champions del Valencia si chiuderà ad un passo dal trionfo, ma sarà il Real Madrid ad alzare la coppa nella prima finale tra due squadre dello stesso paese.

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