Privacy Policy Triplette, Poker e Pokerissimi nella fase finale della Champions League - Pagina 2 di 5

Triplette, Poker e Pokerissimi nella fase finale della Champions League

1 Aprile 2021

Walter PANDIANI (Deportivo La Coruña – PSG 4-3 – 7 marzo 2001)

“Bisogna avere fede” continuava a pronunciare il telecronista spagnolo durante tutto il secondo tempo di una delle partite più pazze della Champions League del nuovo millennio. Il Deportivo fa la partita praticamente per tutti i novanta minuti, ma a buttarla dentro sono i parigini che nel primo tempo si portano in vantaggio di due reti grazie a Okocha e Leroy. All’intervallo Irueta – allenatore del Depor – manda in campo Pandiani nel tentativo di rimontare, ma ancora Leroy chiude virtualmente il match con la rete del 3  a 0. L’attaccante uruguagio però non ci sta e due minuti dopo accorcia le distanze, il gol di Tristan accende le speranze degli spagnoli che, ancora con Pandiani, vanno in gol altre due volte e ribaltano una partita che sembrava ormai aver preso la strada di Parigi. Grazie a questi clamorosi tre punti il Deportivo vince il secondo girone e approda ai quarti di finale.

Alan SHEARER (Newcastle – Bayer Leverkusen 3-1 – 26 febbraio 2003)

Dove ci sono i gol, c’è Shearer, che ovviamente non può mancare quando si parla di gonfiare la rete. Il bomber inglese stende le aspirine nel secondo girone della Champions League 2002/03 con tre gol che portano la sua griffe in tutto e per tutto; il primo con un bellissimo colpo di testa in tuffo, il secondo – sempre di testa – grazie ad un rimpallo in area e il terzo su calcio di rigore. Il gol del Leverkusen siglato da Marko Babic servirà solo per le statistiche. Purtroppo per i Magpies questa vittoria non sarà sufficiente per passare alla fase ad eliminazione diretta. Dovranno infatti arrendersi a Barcellona e Inter.

RONALDO Luis Nazario de Lima (Manchester United – Real Madrid 4-3 – 23 aprile 2003)

La partita andata in scena ad Old Trafford nella primavera del 2003 può essere tranquillamente considerata un manifesto della Champions League. Ventidue protagonisti in campo di livello assoluto, stadio perfetto per una serata del genere e cornice di pubblico che solo il teatro dei sogni può regalare. Se il contorno è perfetto, i novanta minuti sono anche meglio; qualità, intensità, giocate di classe e gol, praticamente ciò che di meglio può offrire una partita di calcio. Se a tutto questo aggiungiamo Il Fenomeno in una delle sue serate ecco servito uno dei match più belli e divertenti del ventunesimo secolo. A spuntarla è il Manchester United, che però non riesce a ribaltare il 3 a 1 subito all’andata, con il Real che stacca il biglietto per la semifinale.

Sylvain WILTORD (Lione – Werder Brema 7-2 – 8 marzo 2005)

Negli ottavi di finale della Champions League il Lione si dimostra troppo superiore ai tedeschi del Werder Brema, dopo lo 0 a 3 rifilato in Germania nella gara di andata, allo Stade de Gerland va in scena una goleada memorabile per i francesi con la tripletta di Wiltord, nostro incubo a Euro 2000. L’attaccante francese da il La alle segnature del Lione con un bel destro al minuto 8, da li in poi vanno a segno Essien due volte, Malouda e Berthod, oltre a Wiltord per l’O.L. I gol di Micoud e Ismael rendono il punteggio un po’ meno amaro per i tedeschi. Nel prosieguo della competizione il Lione si arrenderà solo ai calci di rigore contro la sorpresa PSV nei quarti di finale.

ADRIANO Leite Ribeiro (Inter – Porto 3-1 – 15 marzo 2005)

Il match di ritorno degli ottavi di finale arriva nel miglior momento di forma di Adriano, e quando l’Imperatore era così in forma, forse nessuno poteva fermarlo. A farne le spese è il Porto, che dopo il pareggio per 1 a 1 dell’andata prova a giocarsi le sue chance di qualificazione a San Siro. Il brasiliano apre al sesto con un sinistro deviato, nella ripresa fulmina Vitor Baia con un esterno che si insacca sotto la traversa e chiude i conti con un bel diagonale che si spegne all’angolino, il gol del momentaneo 2 a 1 di Jorge Costa serve solo a rendere il passivo meno amaro per i portoghesi, che hanno avuto la sfortuna di trovarsi di fronte un carro armato brasiliano nel loro cammino verso la Champions League.