Tutti i capocannonieri della Champions League
1 Ottobre 2021
2000-01 – RAUL Gonzalez Blanco (Real Madrid): 7 reti

Raul Gonzalez Blanco, seppur con “sole” sette reti si riconferma capocannoniere principe della manifestazione. Tuttavia, il bilancio di fine anno non sarà particolarmente positivo: il suo Real Madrid, infatti, deve arrendersi in semifinale contro il Bayern Monaco, che poi vincerà la competizione battendo il Valencia ai rigori. L’attaccante spagnolo, comunque, entra sempre di più nella storia delle Merengues. Quando saluterà il Santiago Bernabeu, Raul lo farà con il primato di presenze e con il secondo miglior record di reti realizzate con la camiseta blanca: 323 gol.
2001-02 – Ruud VAN NISTELROOIJ (Manchester United): 10 reti

Ha dovuto attendere di riprendersi da un dolorosissimo infortunio prima di vestire la maglia dei Red Devils. Ora che Ruud è riuscito nell’impresa, fa di tutto per dimostrare a Sir Alex Ferguson che l’attesa sia valsa la resa. Dopo aver fatto sfracelli in patria con la maglia del PSV Eindhoven, il centravanti olandese si prende tutte le luci della ribalta su un palcoscenico prestigioso come quello dell’Old Trafford. Segna a ripetizione, ma la marcia del Manchester United si interrompe in semifinale a beneficio del Bayer Leverkusen.
2002-03 – Ruud VAN NISTELROOIJ (Manchester United): 12 reti

Ruud si prende ancora lo scettro di capocannoniere della competizione regina e, seppur riesca a migliorare il suo score, aumentandolo di due reti, paradossalmente la marcia del suo Manchester United s’interrompe addirittura ai quarti di finale. È una doppia delusione per i mancuniani, specie in considerazione del fatto che la finalissima si disputa al Theatre of Dreams, la casa dei Red Devils. Tuttavia, quell’anno, all’Old Trafford va in scena l’orgoglio del calcio italiano nella finale fra Milan e Juventus da raccontare ai propri nipoti.
2003-04 – Fernando MORIENTES (Monaco): 9 reti

El Moro ha gettato sempre il cuore oltre l’ostacolo, dando il massimo per la camiseta blanca. Tuttavia, quando in casa Real è arrivata l’ingombrante presenza di Ronaldo, lo spazio per lui si è ridotto al lumicino. Fernando, così, accetta di salutare il Santiago Bernabeu per accasarsi nella splendida cornice del Principato di Monaco. A Montecarlo lo spagnolo trova il suo habitat e con la maglia biancorossa si fa bello di notte, trascinando i monegaschi a giocarsi la coppa con il Porto di Mourinho. Prima della battaglia di Gelsenkirchen, però, Morientes si toglie la grande soddisfazione di farsi rimpiangere dalla sua ex squadra: segna una rete all’andata e una al ritorno al Real Madrid, estromettendolo dal torneo. Ben fatto, Moro!
2004-05 – Ruud VAN NISTELROOIJ (Manchester United): 8 reti

Stavolta il cammino dei Red Devils è ancor più disastroso. Infatti, il Manchester United viene eliminato negli ottavi di finale nel doppio confronto con il Milan: l’attaccante olandese ha le polveri bagnate e non riesce a perforare la difesa dei Rossoneri che eliminano gli inglesi grazie a un doppio 1-0. L’olandese, dunque, costruisce il suo bottino durante la fase a gironi: i mancuniani si classificano secondi nel girone, alle spalle dell’Olympique Lione, sommergendo di reti il Fenerbahçe e lo Sparta Praga fra le mura amiche, ma nulla più. Proprio i carnefici degli inglesi, saranno costretti a subire la più amara delle beffe in occasione della finalissima di Istanbul contro il Liverpool.
2005-06 – Andriy SHEVCHENKO (Milan) 9 reti

L’Usignolo di Kiev segna ben nove reti, in un Milan dal dente avvelenato per quanto accaduto durante l’ultima edizione della coppa. Nonostante il furore dell’ucraino, desideroso di scrollarsi di dosso l’incubo del rigore respinto da Dudek, i Rossoneri saranno costretti a cedere il passo al Barcellona, futuro Campione d’Europa dopo la finale di Saint Denis contro l’Arsenal.
2006-07 – Ricardo Izecson dos Santos KAKÀ (Milan): 10 reti

Sono sufficienti due anni ai Rossoneri per scacciare i fantasmi di Istanbul e confezionare la più dolce delle vendette. Il Milan torna sotto il cielo amico di Atene – che già lo vide trionfare tredici anni prima contro il Barcellona – battendo proprio il Liverpool per 2-1 grazie ad una doppietta di Inzaghi. Sebbene il nome di Superpippo rimanga scolpito nella memoria dei suoi tifosi, il brasiliano è il vero trascinatore della squadra. All’Old Trafford segna forse una delle reti più belle della sua carriera, mandando in tilt la difesa dei Red Devils in più di un’occasione. È una stagione magica quella di Kakà che, alla fine dell’anno, verrà premiato anche con il Pallone d’Oro.

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