Il Tricolore sventola sempre in Germania: la rosa dell’Under 21 a campione d’Europa 2004
14 Gennaio 2022
Germania 2004. È sempre Italia. Quinto trionfo europeo nelle ultime sette edizioni. Ruolino perfetto. L’Under 21 colpisce ancora, dopo i successi del 1992, 1994 e 1996 targati Cesare Maldini e dell’Europeo 2000 sotto la guida di Marco Tardelli, tocca a Claudio Gentile guidare gli Azzurrini verso il trionfo. Amelia in porta, Moretti a sinistra e Bonera a destra con la BB, Barzagli e Bovo centrali. A centrocampo Donadel e De Rossi a dirigere la manovra, con gli inserimenti di Palombo, Pinzi, ma anche di Del Nero e Mesto. Davanti la coppia intoccabile formata dallo stato di grazia di Sculli e soprattutto Gilardino, capocannoniere del torneo.
Eppure le cose all’inizio non si erano messe bene, anzi tutt’altro, nel match dell’esordio la Bielorussia ci batte 2-1 e il cammino azzurro parte subito in salita. Ma si sa siamo italiani, e ci esaltiamo nei momenti di difficoltà. Gli azzurrini vincono subito la seconda gara, un vero e proprio scontro da dentro o fuori contro la Serbia e bissano il successo tre giorni più tardi superando la Croazia.
Trascinati dai gol di Gilardino superiamo anche il Portogallo in semifinale, e nella finalissima ancora una volta contro la Serbia l’Italia addomestica senza problemi gli avversari, vince 3-0 e conquista un trofeo assolutamente meritato. Di quel gruppo Amelia, Gilardino, Zaccardo, Barzagli e De Rossi, due anni dopo hanno vinto il Mondiale con Marcello Lippi, c’è chi ha avuto un’ottima carriera, chi si è un po’perso per strada e chi come il quarantenne Caracciolo continua a rincorrere il pallone sui campi della provincia bresciana.
1. Marco AMELIA (Livorno)

Il guardiano dei pali che difese la porta azzurra per tutto l’arco della competizione. Con le sue prestazioni garantisce sicurezza alla formazione allenata da Gentile. Cinque partite, quattro gol subiti e due clean sheet che contribuiscono al trionfo italiano. Un legame particolarmente fortunato il suo con la maglia azzurra, dopo l’Europeo seguirà la conquista della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene, e successivamente con la Nazionale maggiore diventerà Campione del Mondo nel 2006. La sua carriera parte dalla Roma di Fabio Capello e finisce a Vicenza, nel mezzo gli anni felici di Palermo, Genova sponda rossoblù, la parentesi al Milan, ma soprattutto le stagioni di Livorno culminate addirittura con l’approdo in Coppa UEFA, dove nel novembre del 2006 contro il Partizan Belgrado riuscì clamorosamente a segnare il gol del definitivo 1-1, diventando così il primo portiere italiano a segnare su azione nella storia della competizione.
2. Cristian ZACCARDO (Bologna)

Un altro degli eroi del Mondiale del 2006 che è salito sul tetto dopo aver fatto le “prove” conquistando l’Europeo con l’Under 21. Titolare nelle prime due uscite, contro Bielorussia e Serbia, perde il posto contro Croazia e Portogallo, entrando nei minuti finali nell’atto conclusivo, sempre contro la Serbia, e partecipando così anche in campo al trionfo azzurro. Campione di Germania con il Wolfsburg, unico titolo della sua carriera a livello di club, in Italia si mette particolarmente in luce con le maglie di Parma, Bologna ma soprattutto Palermo. Grazie alla parentesi particolarmente felice in terra siciliana con i rosanero, si merita la chiamata di Lippi che lo porta ai Mondiali tedeschi. A tredici anni di distanza dall’impresa eroica di Berlino annuncia il ritiro dal calcio giocato.

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