Chi sono i 25 giocatori italiani che hanno esordito in Serie A con Totti nel 1992/93?
27 Settembre 2021
Massimo EPIFANI (Pescara)

Mendy, Bivi, Di Cara, Nobile, Ferretti, Allegri
Righetti, Borgonovo, Marchioro, Sliskovic, Sivebaek
Da un lancianese come Di Toro ad un pescarese doc come Massimo Epifani, altro prodotto del vivaio abruzzese ed esordiente anche lui nella medesima sfortunata stagione per il Delfino. In quel primo “assaggio” della massima Serie, Epifani collezionerà tre presenze, ignaro del fatto che quelle saranno le sue uniche apparizioni, in quella che è stata invece, una buona carriera tra i cadetti e in Serie C.
Massimiliano GIACOBBO (Juventus)

Ecco un altro prodotto del vivaio Juventus agli ordini di Antonello Cuccureddu: stiamo parlando di Massimiliano Giacobbo. Esordio fortunato per lui, il 6 giugno 1993, durante l’ultimo turno di campionato, buttato in mischia dal tecnico della prima squadra Giovanni Trapattoni in una delle più classiche passerelle di fine anno, in cui la Juventus vinse per 4-1 contro la Lazio del neo-presidente Sergio Cragnotti, centrando il quarto posto in classifica, proprio ai danni dei biancocelesti.
Gianluca GRASSADONIA (Foggia)

Il ragazzo di Salerno, classe 1972, passa la sua adolescenza tra le giovanili dei granata, intervallate da una parentesi biennale in quelle del Milan, dove colleziona tante convocazioni, ma nessuna apparizione con i più grandi. L’opportunità giunge nel 1992, quando Grassadonia viene acquistato dal Foggia di Zdenek Zeman. Proprio con i Satanelli esordisce e colleziona nove presenze in Serie A, dando inizio alla sua carriera quasi ventennale.
Gianluca HERVATIN (Parma)

Giocare per il Parma negli anni ’90 significava, a tutti gli effetti, far parte di una squadra di primo piano. A maggior ragione, provenire dalla Serie C ed essere acquistato dai ducali era motivo di grande orgoglio e soddisfazione personale. Questo è quanto accaduto a Gianluca Hervatin, arrivato a vestire la maglia del Parma a diciotto anni e collezionando otto gettoni con i gialloblu. Il primo di questi viene “giocato” quando Nevio Scala lo lancia in mischia il 24 gennaio 1993 nell’1-1 con il Napoli. Hervatin riesce quell’anno a conquistare la Coppa delle Coppe con i suoi compagni, giocando perfino una manciata di minuti contro l’Atletico Madrid.
Ottavio PALLADINI (Pescara)

Il 1992-93 di Ottavio Palladini è dal gusto agrodolce. Dapprima, il centrocampista nativo di San Benedetto del Tronto, disputa brillantemente tre stagioni con la Sambenedettese con 76 presenze e sei reti all’attivo, poi ecco la Serie A, dove a dargli questa grande opportunità è il Pescara. Da qui arriviamo al perché del sapore agrodolce: “agro” senz’altro per l’ultimo posto rimediato dai biancoazzurri in quella nefasta stagione, “dolce” perché nella sua stagione da debuttante, Palladini si toglie la soddisfazione di collezionare non solo ventisei presenze, ma anche due reti, entrambe a squadre importanti come il Napoli (vittoria per 2-0) e la Juventus (storico trionfo per 5-1).

L’ultimo eroe del XX secolo: la classifica del Pallone d’Oro 1999
18. Stefan EFFENBERG (Bayern Monaco) Il biondo centrocampista di Amburgo è tornato a vestire la casacca dei bavaresi dopo le esperienze con la Fiorentina ed il Borussia Mönchengladbach. La maturazione ha finalmente raggiunto il suo apice e l’apprezzamento dei giurati, nonostante l’annata funestata dallo shock di Barcellona, l’ha portato molto in là nella graduatoria delle […]

Baggio contro Okocha: la rosa del Paris Saint Germain che sfidò il Brescia in Intertoto
Didier DOMI Una carriera tra Inghilterra (Newcastle United e Leeds United), Francia (Paris Saint Germain), Spagna (Espanyol) e Grecia (Olympiakos) con tanti trofei in bacheca, giocherà tre gare nella Coppa Intertoto coi parigini, giocando da titolare entrambe le gare finali. Bernard MENDY Sei presenze e una rete nel torneo di apertura della stagione UEFA, Mendy […]

Un 10 in pagella che vale una vita: l’impresa di Alessio Scarpi
Seppur siamo nel periodo immediatamente successivo a quello pasquale, non saremo certo accusati di blasfemia parlando di una sorta di resurrezione “sportiva”, ma non nell’accezione di cui comunemente si scrive: qui non si parla di un giocatore sfortunato o inespresso che ritrova sé stesso, quanto di un’atleta che rischia di lasciarci le penne e, dopo […]