Privacy Policy Francia 98: I 25 momenti più nostalgici di quel Mondiale

I 25 momenti più nostalgici di Francia ’98

10 Giugno 2020

15. La maglia del Messico

Piedra del sol o calendario azteco, ovvero una divisa per la storia. La storia del proprio paese. Se poi ad indossarla sono Campos, Blanco ed Hernandez, tutto diventa ancora più suggestivo. E noi sul divano a pensare: ma allora gli aztechi sono esisti davvero!

14. L’ultimo mondiale di Lothar Matthäus

Lui classe 1961, era uno dei più “anziani” in quel mondiale, il Mondiale di Francia ’98 è stato l’ultimo mondiale di alcuni mostri sacri, oltre a Lothar, ricordiamo Vincenzino Scifo, Laudrup e lo Zio Bergomi e tanti altri.

13. La “Cuauhteminha” di Blanco

Un cartone animato. Ecco cosa ci sembrava quell’attaccante messicano con qualche chilo di troppo ma dai piedi fatati. Non dimenticheremo mai la sua sfrontatezza mentre sguscia via tra gli avversari con la Cuauhteminha. Sembra un fumetto, invece è uno dei protagonisti di Francia ’98.

12. Il gol del “Wonder Boy”

E poi il lampo. Si perché il gol di Michael Owen ci aveva lasciati proprio a bocca aperta. Un nuovo fenomeno che, a nemmeno vent’anni, si impossessa del palcoscenico mondiale proprio in un match tanto delicato come Inghilterra-Argentina. Ad maiora, veniva da dire. Ma da lì in poi sono stati soprattutto lunghi infortuni e sofferenze.

11. La doppietta di Thuram

L’uomo nero che entra in scena per spezzare una favola. La favola è quella dell’incredibile Croazia, l’uomo nero un campione che abbiamo ammirato per tanti anni in Italia e che ha trovato il momento migliore per realizzare i primi ed unici gol con la nazionale francese: Lilian Thuram.