Privacy Policy Francia 98: I 25 momenti più nostalgici di quel Mondiale

I 25 momenti più nostalgici di Francia ’98

10 Giugno 2020

10. La doppietta del barista giamaicano Whitmore

Da bartender di hotel di lusso a protagonista del più grande successo della nazionale di calcio del tuo paese. Dai cocktail e il raggae alla doppietta ad un Mondiale. Theodore Whitmore rimarrà per sempre nella storia della Giamaica e idolo indiscusso per noi nostalgici, nonché pedina imprescindibile a Winning Eleven.

9. Il gol di Bergkamp contro l’Argentina

Uno dei gol più belli segnati in un Mondiale. Più che altro, c’è tutto. Lancio e stop al volo e dribbling incorporato, la conclusione è da esteta del calcio e poi quel telecronista olandese…Ogni volta che lo vedo è un brivido lungo la schiena. (La faccia di Ayala in questa foto dice tutto).

8. “LI-ZA-RA-ZU” pronunciato da Bruno Pizzul

Tutti noi siamo cresciuti con il mito intramontabile di Bruno Pizzul, IL telecronista. Quanto era bello quando il Brunone nazionale pronuncia il cognome di Bixente? “LI-ZA-RA-ZU”. Poesia.

7. Il rigore di Gigi Di Biagio

Partita maledetta. Traversa maledetta che probabilmente ancora trema. Nel giro di due anni la Francia ci ha dato due immensi dispiaceri, grazie a Dio poi penso al 2006. Non abbiamo nostalgia di quella traversa ma resterà uno dei momenti più significativi di quel mondiale.

6. La Croazia di Davor Suker

La Croazia, al debutto in un Mondiale, è la vera sorpesa dell’edizione. Sarà per quella divisa così particolare o per quel mix di giocatori pazzeschi: da Prosinecky a Suker (capocannoniere della competizione), passando per Boban e Stanic. L’apoteosi è il quarto di finale contro la Germania, liquidata con un secco 3-0. I marcatori? Nostalmagici: Jarni, Vlaovic, Suker.