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I 7 momenti iconici della vita rossonera di Kakà

22 Aprile 2020

Il Tricolore

Siamo ormai agli sgoccioli del campionato, prima di avviarsi ad una lunga estate in vista di Euro 2004. Il Milan è primo in classifica, seguito dalla Roma ed il 2 maggio 2004 c’è lo scontro diretto a San Siro: la vittoria milanista significherebbe Scudetto, la vittoria romanista riaprirebbe tutto a due giornate dal termine. Passano meno di due minuti e Kakà riceve palla sulla destra, si porta a spasso due avversari e crossa in mezzo dove Sheva anticipa tutti di testa e mette in rete la palla dell’1-0. La Roma non riesce a reagire, il Milan non riesce a raddoppiare. Ma è sufficiente per centrare l’obiettivo del Tricolore. Finisce così: i rossoneri sono campioni d’Italia e Kakà al suo primo anno di Serie A colleziona trenta presenze e dieci reti. I compagni di squadra, ora, lo vedono quasi come un talismano: il ragazzo si è ambientato bene, è apprezzato dai colleghi ed il suo carattere umile e un po’ sulle sue ha fatto breccia anche nel cuore dei tifosi rossoneri. Nasce anche così un grande amore.

L’esibizione al Teatro dei Sogni

Siamo nella stagione 2006-07, Kakà non è più un bambino ma a ventiquattro anni è considerato da molti addetti ai lavori uno dei più forti calciatori in circolazione. Il Milan procede a scartamento ridotto durante il suo cammino in Serie A: i rossoneri, infatti, occupano il quarto posto alle spalle di Inter, Roma e Lazio, mentre in Champions League rimangono l’unica italiana dopo l’eliminazione dei giallorossi per mano del Manchester United. Proprio con i Red Devils se la dovranno vedere Kakà e compagni. L’appuntamento, dunque, è fissato per il 24 aprile 2007 al Teatro dei Sogni, l’Old Trafford di Manchester. I ragazzi di Sir Alex partono forte e trovano subito la rete dopo nemmeno cinque minuti: va a segno Cristiano Ronaldo, ma gli inglesi non hanno fatto i conti con l’alieno, Ricardo Kakà. Al ventiduesimo minuto il brasiliano riceve palla, si “beve” Heinze e con un rasoterra di sinistro batte Van der Sar. Passano altri quindici minuti e Kakà tocca genialmente il pallone quel che basta per lasciar scontrare in maniera beffarda, ma tremendamente efficace, Heinze ed Evra. Il carioca si presenta, così, da solo e a tu per tu con il portiere olandese. Per lui è quasi impossibile sbagliare: deposita la sfera alle spalle dell’ex estremo difensore juventino e ribalta il risultato. Kakà concentra su di sé i riflettori per tutta la partita e, nonostante la sconfitta per 3-2 maturata nel finale, al ritorno non ci sarà storia. A San Siro, infatti, appena una settimana dopo, il Milan disputa la partita perfetta, sotto una pioggia incessante, e rifila un secco 3-0 agli inglesi, con gol di Seedorf, Gilardino e ancora una volta il brasiliano Kakà, alla decima rete stagionale in Champions.