Privacy Policy La classifica dei 25 portieri italiani più forti

Le classifiche di ON: i migliori portieri italiani dal 1990 al 2006

27 Gennaio 2020

19. Luigi Turci

Luigi Turci

La scelta di inserire Luigi Turci in questa classifica è stata la più semplice e immediata. Basta guardare la sua bacheca: una Coppa Anglo-Italiana vinta con la Cremonese e una Coppa Intertoto conquistata con l’Udinese. “Un po’ di nostalgia qua?” (semicit.). Simoni lo sceglie come portiere titolare a soli 22 anni, ergendosi da protagonista nella cavalcata verso la Serie A dei grigiorossi nel 1992. Le sue prestazioni gli valgono la chiamata da parte dei friulani: con Zaccheroni conquista lo storico terzo posto nel torneo 1997-98. Rimane in bianconero fino al 2002, dopodiché veste le maglie di Sampdoria e Cesena, prima di chiudere la sua carriera.

18. Massimo Taibi

Massimo Taibi

Ci sono quei treni che passano una sola volta nella vita. Lo sa bene Massimo Taibi quando, nell’estate del 1999, viene scelto da Sir Alex Ferguson per difendere i pali del Manchester United. Sembra l’inizio di una favola, e nei primi due match viene addirittura nominato “Man of the Match”. Contro il Southampton, però, Taibi interviene malissimo su un tiro non irresistibile di Le Tissier e vede praticamente scorrere i titoli di coda sulla sua esperienza in Premier, terminata nel successivo mercato invernale. Si consolerà (almeno in parte) il 1° aprile 2001, segnando il gol del pareggio della sua Reggina contro l’Udinese e diventando, così, il secondo portiere dopo Rampulla ad andare in gol (rigori esclusi).

17. Michelangelo Rampulla

Michelangelo Rampulla

Bergamo, 23 febbraio 1992. Si gioca Atalanta-Cremonese, con i padroni di casa avanti 1-0. Al 92’ gli ospiti trovano il pari sugli sviluppi di un calcio di punizione, sul quale proprio Michelangelo Rampulla ci mette la testa entrando a tutti gli effetti nella storia del calcio: è appena diventato il primo portiere a segnare un gol (rigori esclusi), dopo di lui ci riusciranno solo Taibi e Brignoli. Alla fine di quella stagione passa alla Juventus, che aveva bisogno di un secondo portiere di sicuro affidamento: in bianconero Rampulla resta dieci anni, vincendo praticamente tutto e risultando tra i migliori dodicesimi nella storia del club. A testimonianza di ciò tutto l’affetto dei tifosi bianconeri, che gli hanno intitolato un paio di fan club.

16. Giovanni Cervone

Giovanni Cervone

Digitando su YouTube “Lo sfogo di Cervone”, avrete in quattro minuti scarsi un riassunto di quello che era l’ex portiere della Roma: “Se sto fuori è perché sono infortunato, io la panchina non la faccio, non l’ho fatta a inizio carriera e non la farò adesso. Non esiste solo la Roma…”. Un carattere a dir poco acceso, insomma. La sua carriera in giallorosso vive di alti e bassi: arrivato nel 1989, inizia da titolare ma all’inizio del girone di ritorno si infortuna gravemente al ginocchio: un k.o. che, unito a qualche diverbio di troppo con gli allenatori (Mazzone in primis), lo porterà a faticare nel ritrovare stabilmente la maglia numero 1. In Nazionale, invece, non raccoglie nessuna convocazione: l’infortunio di cui sopra gli toglie la possibilità di andare a Italia ‘90 come terzo. In seguito, il C.T. Sacchi sceglie di puntare sui giovani aprendo però a una chiamata “premio” per Cervone, che però rifiuta l’offerta facendo capire di non aver bisogno di regali.

15. Marco Ballotta

Marco Ballotta

Rispondete in maniera sincera: c’è qualcosa di più “eroico” di un portiere che, dopo aver salutato il calcio professionistico a “soli” 44 anni, si reinventa attaccante a livello dilettantistico (con un ritorno tra i pali quando serve) continuando a calcare i terreni di gioco della provincia emiliana ancora oggi, quando le primavere sulle spalle sono diventate 55? Lui ovviamente è Marco “Nonno” Ballotta, il giocatore più anziano ad aver disputato un incontro di Serie A (44 anni e 38 giorni) e di Champions League (43 anni e 253 giorni). Una vera e propria icona per i nostalgici, che hanno potuto apprezzarne l’intatta confidenza con la porta durante il raduno andato in scena a Cesena lo scorso luglio: nel secondo tempo, infatti, Ballotta è stato a dir poco decisivo per disinnescare gli attacchi de LaLiga Legends, contribuendo al successo di Operazione Nostalgia Stars.